Scorn uno sguardo dettagliato

Quando davanti a te hai una torta dall’aspetto bellissimo, grande, invitante, ma ti dicono che puoi assaggiarne soltanto un pezzo minuscolo, come ti senti? Ecco, noi ci siamo sentiti così con Scorn, titolo in crowdfunding sviluppato da Ebb Software, che mostra di avere un grandissimo potenziale, ma che, per ora, ci ha lasciati soltanto con una demo.
Il gioco, che verrà diviso in due parti, verrà lanciato nel 2018 ed ha appena raggiunto il suo primo traguardo monetario, fattore che sottolinea quanto il lavoro fatto da questi ragazzi sia stato apprezzato dal grande pubblico.
Cos’è Scorn?
Un titolo meravigliosamente orrendo. È un horror in prima persona, o come lo definiscono loro un atmospheric first-person horror adventure game. Abbiamo riportato le loro parole, perché non bisogna pensare a Scorn come ad un Resident Evil, se questo oggi si intende per horror, ma ad un gioco che ci porta in una dimensione surreale, di pura fantasia, in cui le piante sembrano essere capillari e nervi, in cui le goccioline d’acqua sono sangue vivo, in cui sembra di stare in un bioma senziente e di farne anche parte.
Sembra di essere all’interno del Thorian di Mass Effect, per intenderci. Ma nulla di tutto questo deve far pensare ad un ambiente squallido, sudicio, tipico di tanti horror. Non vedrete lenzuola logore, lampade ad olio rovesciate, ma un ordine particolare che caratterizza con coerenza il mondo di Scorn.
Nonostante la possibilità di utilizzare armi non è presente la parola action nella loro descrizione, come mai? Perché da quel che abbiamo potuto provare, e dalle parole di Ebb Software, fare fuoco è soltanto una delle opzioni per procedere. La software house dichiara di voler dare il senso del being thrown into the world, cioè dell’essere gettati in questo mondo senza troppe spiegazioni ed aiuti e in cui il nostro unico compito sarà avanzare, procedere, sopravvivere. Come? Lo deciderete voi.
Starà a voi infatti decidere se scappare o affrontare una creatura, starà a voi decidere quale direzione prendere, ma prima che si usi la parola open-world vi diciamo subito che non è così. Non c’è assoluta libertà e questo significa che dovremo risolvere enigmi, trovare chiavi per aprire determinate porte, potenziamenti ed abilità fondamentali per proseguire. La libertà non è tanto nella direzione, quanto nella possibilità di affrontare uno stesso problema in modi diversi. L’esplorazione resta comunque una componente fondamentale.
Fuoco!
Le armi meritano un paragrafo dedicato, perché pur avendo appena minimizzato il lato action, non significa che questo non ci sia. Ma soprattutto non significa che non sia fatto egregiamente.
Una delle cose più belle che abbiamo visto infatti sono proprio le armi, se così vogliamo chiamarle, perché tra le nostre mani avremo un “aggeggio”, per usare termini scientifici, che sembra avere vita propria. Non abbiamo molte parole per definirlo, perché essendo una demo non abbiamo potuto approfondire, ma non aspettatevi armi in metallo e proiettili da raccogliere. Abbiamo notato che le munizioni sono davvero poche e questo sottolinea quanto abbiamo detto nei paragrafi precedenti: trovate una soluzione, non sparate ad ogni cosa!
Grafica, Trama, Creature
Il comparto grafico è davvero eccezionale grazie al motore Unreal 4, anche se non ci è stato possibile entrare nelle impostazioni per i settaggi (ricordo che si tratta di una demo in fase alpha). Il sonoro anche merita rispetto, soprattutto se a farci compagnia è stato un amplificatore valvolare ed un paio di cuffie niente male.
Ma Scorn ha una storia? Sicuramente si, ma non abbiamo potuto assaggiare granché. Gli sviluppatori ci tengono a sottolineare che dovremo esplorare per scoprire indizi e tracce per approfondire la trama e vista l’ambientazione insolita dovremo certamente avere delle risposte da qualcuno.
Le creature non ci sono sembrate così pericolose, tanto che da alcune siamo fuggiti senza troppi problemi, tranne per una che con la sola vicinanza ci rende ciechi fino a morire: da brividi! Ebb Software ci dice che non tutte le creature saranno ostili e che anzi dipenderà molto dal nostro comportamento nei loro confronti, quindi occhio prima di far fuoco.
Conclusioni
Insomma l’impressione che abbiamo avuta è stata ottima, perché non c’è un punto della demo che non ci renda curiosi, e questo è un bene. Avere curiosità di scoprire, di andare avanti, restare di sasso di fronte a certi paesaggi o creature, impauriti da alcuni dettagli, che fanno la differenza, rende Scorn un titolo degno di nota.
Ovviamente questa è soltanto un’anteprima e dovremo aspettare il 2018 per vederlo completo, ma le premesse sono ottime e la serietà e professionalità di Ebb Software che rispetta tutti gli appuntamenti è altrettanto fondamentale. Vi ricordiamo che su Kickstarter potrete accedere alla pagina del crowdfunding.
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