Android a chi? – Donut Trumpet

Eccoci di nuovo con la rubrica “Android a chi?” per tutti quei titoli Android che vale la pena giocare, perché, ricordiamolo, è soltanto un sistema operativo, e su ogni sistema operativo possono trovarsi delle perle. Alcune volte, è vero, è difficile trovare addirittura qualcosa di decente, perché spesso sono giochi incentrati sugli acquisti in-game, o con dei comandi adattati malamente, tanto che Android ha finito per essere etichettato come il sistema operativo su cui si usano “giochini”. Noi però cerchiamo di scavare e rosicchiare nel Playstore per trovare qualche perla rara e, in alcuni casi, ci riusciamo.
Il titolo del giorno
Oggi non vi parleremo del titolo del secolo, lo ammettiamo, ma comunque di un gioco originale e che ci sta togliendo tante ore della nostra vita. Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti sono ancora fresche e non poteva di certo mancare una parodia sul neo-eletto presidente Donald Trump. Vi piacerebbe essere degli investitori che si dilettano in acquisti pericolosi in borsa? Vi piacerebbe sfilare quattrini al povero malcapitato di turno che, magari, crede di fare l’affare del secolo? E se vi dicessi che il gioco che recensiremo oggi ci fa fare tutto questo e, in più, comunicando con persone di tutto il mondo e con attività realmente esistenti? Bene, se vi interessa tutto questo, allora benvenuti nel mondo di Donut Trumpet.
Donut Trumpet
Partiamo subito dicendo che Donald Trump avrà poco a che fare con questo titolo, difatti è semplicemente una trovata pubblicitaria per essere più accattivanti. Il titolo in questione, con le dovute differenze, seppur minime, esisteva già e si chiamava, anzi, si chiama Landlord.
In ogni caso lo scopo del gioco è quello di ampliare il vostro capitale immobiliare e, chiaramente, il numero di banconote nel vostro portafogli. Diventare più ricchi: i veri valori della vita, non è vero? Ironia a parte, noi lo abbiamo trovato decisamente divertente, pur non essendoci alcuna grafica a farci compagnia, ma soltanto un menù testuale e nemmeno troppo chiaro ed intuitivo.
Se può sembrarvi un giochino da bambini, vi diciamo subito che abbiamo iniziato a capire come funziona realmente soltanto dopo un mese e mezzo di utilizzo. Dopo qualche ora di gioco farete amicizia con le meccaniche di gioco, ma il modo di muoversi per davvero tra azioni, rilanci, aste, non sarà immediatamente a portata di mano.
Compra la tua attività
Basandosi sulle mappe Google e sulle attività di Facebook e Foursquare, potrete acquistare le attività nelle vostre vicinanze, scegliendo la percentuale di azioni. Il 100% delle azioni vi farà proprietari unici ed assoluti ed innalzerà i vostri guadagni, ma non sarà sempre facile raggiungere tale obiettivo, perché, pur non essendoci tantissimi videogiocatori, troverete sicuramente qualcuno nella vostra zona ad “infastidirvi”. Dovrete essere veloci e scaltri nel capire qualche attività potrà essere maggiormente remunerativa, perché il calcolo automatico del guadagno giornaliero non è fedele.
Cerchiamo di spiegarci meglio con un esempio pratico: il vostro obiettivo è acquistare il vostro bar di fiducia che, per originalità e licenza poetica chiamaremo “Il tuo bar”. Cliccandoci sopra vi dirà sin da subito quanto sarà il guadagno giornaliero, ma le stime si sono rivelate sempre inesatte. Alcune attività che sembravano produrre poco si sono rivelate le più remunerative, altre invece l’esatto contrario.
Un buon indizio sono i colori con cui sono classificate le attività: il blu chiaro è, in genere, per bar e ristoranti, mentre il blu scuro per un negozio piuttosto conosciuto, oppure il giallo per i monumenti, o il fucsia per pub e locali aperti la notte. Ora, aldilà di questo ragionamento, abbiamo trovato decisamente simpatica l’idea di poter acquistare il nostro locale di fiducia e poter gridare al vero proprietario di essere il suo capo. Le attività acquistate poi possono essere vendute localmente ai vostri amici, oppure affidarvi al sistema di aste mondiale e qui arriva il bello.
Come vendere un’attività in maniera fraudolenta
Immaginate di poter acquistare locali messi all’asta in tutto il mondo: un bar in Cina, una porzione di spiaggia in California, la sede della Nintendo in Giappone. Vi basterà infatti cliccare sulla voce “Mercato” per accedere alle aste disponibili e partecipare all’acquisto (o alla vendita) di tutta l’attività o anche semplicemente di qualche azione.
In realtà, dopo l’entusiasmo iniziale, il mercato si è rivelato poco utile per un guadagno fisso giornaliero, perché sarà difficile trovare buone attività al 100% o comunque ad un numero di azioni superiore al 50%, ma vuoi per il divertimento di acquistare lo 0,1% dell’Acropoli di Atene, vuoi per qualche affare last minute, diventa un must imprescindibile. Il mercato è infatti lo sbocco per poter vendere attività in tutto il mondo, puntando tanto sulla psicologia ed il fascino che può avere un brand o un luogo.
Noi italiani, c’è da dirlo, siamo fortunati in questo, perché ci è stato possibile vendere locali poco remunerativi a cifre esorbitanti soltanto perché nel nome c’era, magari “Caffè Napoli” o “Vaticano” oppure l’eterna “Roma”. Non ci siamo sentiti proprio onesti nel farlo, ma è la legge del mercato!
Pay to Win?
Qui arriva una piccola nota dolente per Donut Trumpet. Ormai se state leggendo questa rubrica da qualche tempo, avrete inevitabilmente fatto caso che, per noi, analizzare questo aspetto è di fondamentale importanza. Non amiamo i giochi con la formula pay-to-win, ossia quei giochi che, pagando, ci permettono di avere tutto e subito, ma sopratutto, ed è quei che arriva la critica più aspra, che non ci permettono di accedere ad alcune cose se non dietro un compenso economico. Non vogliamo criticare gli acquisti in-game, assolutamente, perché ognuno poi è libero di acquistare o meno quel potenziamento, ma critichiamo l’impossibilità di ottenerlo se non appunto pagando.
Si, va bene, ma Donut Trumpet è pay to win?
Donut Trumpet in questo senso si pone a metà via, perché le monete saranno decisamente importanti. Sono importanti per ampliare gli slot del numero di proprietà massime consentite, per aumentare il profitto di alcune attività, per partecipare al mercato globale, perché sia offrire che mettere in vendita comporterà la spesa di qualche moneta. Nulla di così importante però, perché se ne potrà fare a meno (tranne per lo slot delle attività), e anche perché gli sviluppatori sono generosi.
Si, perché ad ogni passaggio di livello ci arriverà un bonus di monete cospicuo, più che sufficiente per esaudire i nostri desideri. Il problema è che Donut Trumpet è un titolo da quindici minuti al massimo al giorno, e chi volesse avere tutto e subito sarà portato inevitabilmente all’acquisto con soldi reali di qualche moneta. Non c’è nulla di male, anzi, si aiutano gli sviluppatori con un titolo gratuito e privo di pubblicità, e questo va sottolineato decine di volte. Noi però, per dovere di cronaca, dobbiamo riportarvi tutto quello che possiamo.
Attenti al lupo!
Attenti al lupo e non fatevi sfuggire l’occasione del secolo! Donut Trumpet è un gioco all’apparenza semplice, ma che nasconde meccaniche interessanti, e che diventa davvero divertente se giocato con qualche amico (o rivale). Vi consigliamo caldamente di provarlo!