Sniper Elite 4 dopo l’Africa ecco l’Italia

Sniper Elite 4 è l’ultimissimo titolo della fortunata saga di Rebellion e che, dal 14 Febbraio, ci ha trasformati in formidabili cecchini. Per chi non conoscesse la serie infatti, stiamo parlando di un gioco con una forte componente stealth, in cui l’obiettivo è quello di colpire in maniera silenziosa grazie soprattutto al nostro più grande amico: il fucile da precisione. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di scoprire quali sono le novità.
Welcome to Italy, anzi benvenuti
Dopo che il terzo capitolo ci ha gettati nella campagna d’Africa, adesso, ed era anche auspicabile, vestiremo i panni del solito commando che sbarcherà nel sud dell’Italia per combattere l’Asse. Le mappe e la grafica sono mozzafiato, riprodotte fedelmente, ed in grado di farci respirare il Mediterraneo.
Un dettaglio su cui ci siamo soffermati sono le case, oltre che i paesaggi, perché sono ricche di dettagli nostrani che non possono far altro che sottolineare l’ottimo lavoro di Rebellion.
Cercheremo di dirvi il meno possibile delle missioni, per non rovinarvi l’avventura, ma vi dobbiamo dire che molte ricalcheranno eventi storici realmente accaduti, anche se piuttosto intuibile, e che avremo un alleato inedito: i partigiani.
Ogni mappa infatti avrà il suo obiettivo principale, ma anche altri secondari, tra cui appunto aiutare i partigiani, e sarà importante completarli non solo per platinare il gioco, ma anche per far crescere il livello della sfida. Dirigersi verso l’obiettivo primario è sicuramente sufficiente per passare alla mappa successiva, ma gli obiettivi secondari aggiungono quel qualcosa in più.
Le mappe sono molto grandi, più di qualsiasi altro capitolo della serie, e ciò significa passaggi segreti, avamposti, colline al sole che saranno pane per i denti di un cecchino che, con il suo binocolo, pianifica ogni singola mossa. In Sniper Elite infatti non si può correre all’impazzata, o improntare sul momento la propria strategia: per riuscire ad essere rapidi ed efficaci dovrete inevitabilmente studiare la zona e poi procedere.
Gameplay croce e delizia. La delizia
Ci teniamo a sottolineare questo punto non solo per far comprendere la tipologia di gioco a chi non ha mai incontrato questa serie, ma soprattutto per informare gli appassionati che non hanno ancora acquistato questo capitolo che l’intelligenza artificiale dei nemici è decisamente alta. Nulla di complicato, attenzione: basterà il classico sasso per distrarli un po’, ma guai a voi nel sentirvi sicuri dentro un cespuglio, o di correre sui tetti pensando di non essere visti dalle guardie in basso.
Un minimo sospetto ed ecco che avrete diversi uomini alle calcagna. Per non parlare dell’udito! un’uccisione furtiva corpo a corpo in alcuni casi può essere deleteria, perché il rumore prodotto può attirare il nemico vicino. Nonostante la critica di molti da questo punto di vista, noi ci teniamo sempre a sottolineare che si tratta di un videogioco, con una mappa grande, e che se davvero fossero intelligenti come nella realtà probabilmente non riusciremmo nemmeno a muovere un passo.
Per quanto riguarda la mira con il fucile da precisione nulla di nuovo: mirare, trattenere il respiro, calcolare la traiettoria e sparare cercando di colpire parti vitali. Le animazioni del colpo che trapassa i poveri corpi sono decisamente curate ed i colpi in testa sono un vero e proprio must. Per quanto riguarda i colpi nelle parti basse sorvoliamo… poveri loro!.
La croce
Il problema però nasce con alcune meccaniche che abbiamo trovato lente e goffe, ma che sono ricorrenti anche negli altri titoli. La visuale in terza persona dona certamente maggiore campo visivo, ma al momento della mira con il fucile da precisione dobbiamo sottolineare delle negatività: se vi trovaste dietro ad un muro, pronti per saltare fuori e far fuoco, il rischio è quello di mirare e trovarvi il muro nell’obiettivo.
Cosa significa? In pratica che il personaggio non capisce da solo che deve porre il fucile sopra il muro, ed è fastidioso, visto che il nascondersi dietro di esso è automatico una volta vicini. Inoltre il gioco presenta qualche bug che compromette il completamento di una missione: fortunatamente ci è capitato solo due volte, e siamo sicuri che gli aggiornamenti risolveranno la situazione. Tralasciando questi due aspetti il gioco è godibilissimo, divertente, ma soprattutto longevo.
Multiplayer
Ottimo anche il lato multiplayer, con diverse modalità di gioco: il classico deatmatch, oppure una cooperativa in cui bisogna sconfiggere ondate di nemici. La modalità cooperativa più bella però è senz’altro quella che ci consente di affrontare le missioni della campagna principale con un altro cecchino, per una sfida che, se da una parte sembrerà più facile, metterà alla prova la vostra capacità di adattamento.
Non sempre infatti saremo in grado di coordinarci con il compagno, con esiti facilmente immaginabili in un gioco stealth; in altri casi invece sarà davvero divertente far impazzire il nemico. Sniper Elite è sicuramente un titolo che si esprime al meglio nella modalità single player, ma fa piacere notare come il multiplayer non stia lì tanto per adattarsi ai tempi che corrono, ma che invece può diventare una componente fondamentale per giustificare l’acquisto.
Conclusioni
Sniper Elite 4 ha molti punti a favore dalla sua parte: le missioni in Italia, la grafica mozzafiato, la bellissima colonna sonora, il buon livello dell’intelligenza artificiale, le mappe grandi e la cura dei dettagli. Ma è anche vero che le meccaniche di gioco alcune volte sono fastidiose, e quei bug, seppur pochi, sono una spina nel fianco che abbiamo trovato anche negli altri capitoli della serie. Sono cose assolutamente trascurabili, ma sono quei dettagli che lo allontanano dall’essere un titolo perfetto nel suo genere, perché, parlandoci chiaro, non troviamo grandi rivali, essendo il lavoro di Rebellion davvero ben fatto. Noi vi consigliamo l’acquisto!