Lucca Comics & Games 2024 – I perché di un giornalista videoludico
Perché partecipare di nuovo a Lucca Comics & Games? Una domanda prorompente per il sottoscritto, giunto alla sua quinta presenza negli ultimi sette anni all’ormai celebre “fiera del fumetto” toscana.
Lucca durante il Comics sembra entrare in un universo parallelo, dove cosplay e simili si aggirano liberamente all’interno e sopra le mura, in una città tappezzata di padiglioni, gadget a tema “nerd” in tutti i negozi, ed eventi di vario genere nei palazzi e nelle casermette.
Tuttavia lo stupore inizia a scemare per gli ennesimi cosplay degli Avengers o de Il Signore degli Anelli, seppur realizzati con cura maniacale, e per l’ennesima parata a tema Star Wars, così come non fa più scalpore nemmeno il cosplay di Gesù.
Va a finire che il premio per il miglior costume va a quello di un bambino vestito dall’ex ministro Sangiuliano, accompagnato da sua madre mascherata da Maria Rosaria Boccia, mentre la sorpresa più grande è arrivata dalla parata dei gladiatori (svoltasi per pubblicizzare Il Gladiatore II, nuovo film di Ridley Scott sequel del suo capolavoro del 1998) dove a sorpresa ha partecipato Francesco Totti.
Restringendo il campo: perché un giornalista videoludico dovrebbe partecipare a Lucca Comics & Games? Tenendo conto di com’è cambiato il modo di trattare i videogiochi a Lucca, del quale si è sentito un po’ anche quest’anno, la risposta potrebbe trovarsi nei momenti in cui i videogiochi vanno oltre il mero prodotto e oltre la categoria.
Yoshitaka Amano – Da Final Fantasy a Puccini
Il nome di Yoshitaka Amano, autore dei poster di Lucca Comics & Games 2024, suona certamente familiare alle orecchie dei fan di Final Fantasy, al punto da poter scommettere che alcuni di essi si siano spinti fino a Lucca anche per l’illustratore nipponico.
A partire dal 1987, anno di pubblicazione del primo Final Fantasy, Yoshitaka Amano è l’artista di moltissime opere della storica saga di Square Enix, per i loghi, le illustrazioni di copertina, e ne è stato a lungo anche character designer.
In occasione dei cinquant’anni di carriera, festeggiati anche dalla mostra Amano Corpus Anime, in esposizione a Milano dal 13 novembre 2024 fino al 1 marzo 2025, Lucca ha permesso di visitare una propria mostra di Yoshitaka Amano a Palazzo Ducale, fra le tante esposte nell’edificio.
In questa occasione è stato possibile vedere come il maestro giapponese si sia dilettato anche con lavori che vanno oltre i più noti su Final Fantasy: Marvel, DC, Magic, fino ad arrivare a Giacomo Puccini con i poster di questa edizione di Lucca Comics & Games, raffiguranti la visione di Amano delle opere Turandot, Tosca, e Madame Butterfly.
Inoltre è stato possibile assistere Yoshitaka Amano, nell’Area Performance del padiglione Games, in una sessione di disegno dal vivo il pomeriggio del 1 novembre, oltre a poterlo incontrare per un firmacopie il pomeriggio successivo nel padiglione a lui dedicato in Piazza San Michele, dove era possibile anche acquistare merchandising con i suoi disegni.
Video Game Therapy e chiacchiere del settore
Sabato 2 novembre, nella sede di Gamer Heroes Academy, è stato presentato il libro Video Game Therapy, a cura di Elena Del Fante, Marcello Sarini e Francesco Bocci, presenti in sede, e di Ambra Ferrari e Alessandra Micalizzi.
Un libro nato da una lunga ricerca sulle potenzialità terapeutiche dei videogiochi. Gli autori hanno presentato l’opera, della quale è stata stampata la prima copia ed è in arrivo in commercio a breve, rispondendo anche a domande inerenti il tipo di lavoro svolto e riguardanti suggerimenti per chi volesse specializzarsi in questo ambito.
Si tratta di occasioni per conoscere i modi che possiede il videogioco di andare oltre il suo stesso medium, ma anche di andare oltre il gaming e confrontarsi con persone del settore, come appunto i ragazzi di Gamer Heroes Academy, la scuola di Lucca di gaming e new media che ha ospitato la presentazione di Video Game Therapy.
Un’altra occasione è stata il padiglione Videogames Indie Vault, dove oltre poter a provare i videogiochi indipendenti italiani, sia già in commercio che in anteprima, era possibile conversare con gli stessi autori di questi videogiochi, oltre a poter acquistare materiale inerente esclusivo per il Lucca Comics & Games 2024, quali artbook e guide di game design.
Quel che resta del videogioco a Lucca
Nonostante le interessanti attività a tema videogiochi presenti a Lucca Comics & Games 2024, sono lontani gli anni in cui il padiglione Nintendo presentava una fila all’ingresso e un’altra all’interno per provare la nuova grande esclusiva in anteprima, così come padiglioni dedicati interamente a videogiochi in anteprima molto attesi, come Cyberpunk 2077 o Marvel’s Avengers nell’edizione del 2019 (sebbene i risultati, soprattutto del secondo, non siano stati quelli sperati).
Qualcosa di simile nell’edizione di quest’anno si è visto alla Casermetta San Regolo, dedicata a Monster Hunter Wilds. In attesa del nuovo capitolo della fortunata serie di Capcom, che arriverà il 28 febbraio, è stato allestito un primo spazio dedicato a minigiochi a tema, per poi procedere al piano superiore dove è stato possibile provare in anteprima il videogioco sia in singolo che in multiplayer.
Tuttavia, essendo stato possibile partecipare a una open beta di Monster Hunter Wilds su PC e console proprio negli stessi giorni della fiera, si potrebbe considerare l’evento più come un’occasione per chi era in trasferta a Lucca.
I videogiochi non sono mancati a Lucca Comics & Games 2024, ma mentre Pikmin 4 ha avuto uno spazio tutto suo, ricordando a tutta la città della sua presenza anche grazie ai cappellini che sono stati donati a chi ha provato il gioco, una potenziale nuova piccola perla in anteprima qual è Little Nightmares III è rimasta sottotraccia nell’area di Bandai Namco.
Spazi importanti sia per giocare che per acquistare (magari a prezzo scontato) ma senza le anteprime di un tempo, nonostante l’interessantissimo e sottovalutato spazio dedicato agli indie italiani.
Si è passati dall’illusione di una potenziale prova per gli addetti ai lavori, all’intrattenimento e al marketing palese. Forse, per un giornalista videoludico in visita a tali fiere, risultano più interessanti le operazioni che portano il videogioco oltre la sua funzione di base.