Cotton 100% – emulazione e Virtual Console

Reperire videogiochi datati non è un’operazione semplice e non ci riferiamo soltanto al feticcio fisico, disco o cartuccia, ma alla possibilità di poterci giocare a tutti gli effetti. Entrare in possesso di un gioco per Super Nintendo richiede chiaramente il possesso della console e, non solo, di un televisore in grado di elaborare il segnale.
C’è una “piccola differenza” tra le TV a tubo catodico di una volta, con presa RF per l’antenna e la presa Scart, con quelle di oggi. Giocare ad un vecchio titolo non è impresa facile e neanche economica.
In questo substrato si sono sviluppati, nel corso degli anni (molto precocemente a dirla tutta), alcuni software in grado di emulare vecchie console. È così che tra buchi e cavilli legali nascono siti contenenti migliaia di ROM, ossia vecchi giochi, scaricabili gratuitamente. In pochi click la nostra infanzia è pronta.
Virtual Console di Nintendo
Forse l’azienda più agguerrita nella battaglia a questi siti ed emulatori è Nintendo che tra cause legali e proposte originali cerca da anni, con successo, di arginare il problema. Oltre al bastone, che fece chiudere definitivamente alcuni servizi, usò anche la carota: la Virtual Console.
Il servizio nacque nel 2006 per riproporre sulle proprie console giochi datati così da togliere di mezzo la pirateria e quelli che, a tutti gli effetti, divennero suoi competitor. Alea iacta est, il dado è tratto: ancora oggi con Nintendo Switch Online l’azienda giapponese si impegna a proporre un buon parco titoli, previo abbonamento.

Certo, il servizio non riesce a coprire neanche vagamente la mole di giochi che i siti pirata riuscivano a donare, ma è qui che entrano in gioco diverse software house, le stesse o nuove, pronte a mettere di nuovo sul mercato quei titoli ormai abbandonati. L’azienda francese DotEmu ha scelto questo percorso come proprio Credo, occupandosi spesso anche di remake.
Ma vale davvero la pena riproporre tutti i giochi del passato? Non c’è il rischio di imbattersi in qualcosa di ingiocabile per i canoni odierni, o semplicemente di irriproducibile per via di un supporto inadeguato?
Cotton 100%
Prenderemo due titoli in esame, partendo da Cotton 100% titolo di Inin Games. La versione provata e gentilmente concessa dagli sviluppatori è stata quella per Nintendo Switch. In Cotton voleremo con la nostra fatina Silk per sconfiggere il temutissimo Wool, a suon di magie e combo potentissime.
Ridisegnato a mano per svecchiarlo da una grafica decisamente datata, quella del Super Nintendo nel suo ultimissimo ciclo vitale, il 1994, Cotton si presenta davvero bene sulla casalinga di Nintendo e riesce ancora a regalare ore di divertimento e spensieratezza. Uno shoot ‘em up bidimensionale tipico di quegli anni e in grado di farci fare un vero e proprio tuffo nel passato.
La validità odierna, soprattutto su una console portatile prima ancora che casalinga come Nintendo Switch, è confermata. Cotton 100%, nonostante gli anni sulle spalle, si rende giocabile e fruibile anche per i giovanissimi, considerata la natura e lo stile del gioco stesso
Panorama Cotton
Lo stesso, aimè, non si può dire per Panorama Cotton, titolo della stessa casa sviluppatrice e facente parte della stessa saga. Qui lo shoot ‘em up diventa uno sparatutto su rotaie, provando a fare il salto in avanti verso i primi accenni di tridimensionalità, vera e propria ossessione di quegli anni.
Probabilmente su cabinato Panorama Cotton si lascia ancora giocare discretamente, ma il risultato su Nintendo Switch non è tra i migliori. Il senso di smarrimento e nausea è sempre dietro l’angolo e con grande difficoltà riesce a tener testa ai titoli attuali.
Il confronto è impari, ovviamente, ma qui non si discute se un certo titolo sia ancora o meno valido, quanto, piuttosto, se abbia ancora senso proporlo di nuovo per le console odierne. Come dicevamo in apertura di questo articolo c’è una grande attenzione per il mondo del passato da parte degli acquirenti, per diversi motivi, primo fra tutti la nostalgia.
L’idea di poter abbracciare ancora una porzione della nostra infanzia, o di recuperare qualche titolo che ci ricorda quelle atmosfere, è sicuramente importante e va incentivato, affinché anche le nuove generazioni conoscano alcune pietre miliari della storia videoludica. Ma l’idea di poter giocare davvero a qualsiasi tipologia di videogioco, oggi, è impensabile.
Il demerito però non è di Panorama Cotton quanto di quello stile videoludico: provate oggi Star Fox di Nintendo, il primo, quello del 1993, per capire quanto sia distante dalle nostre abitudini
Cattive abitudini?
Prima di additare la colpa ai giovani di oggi che non sanno apprezzare il patrimonio del passato bisogna ricordare che chi scrive questo articolo giovane più non è (almeno non giovanissimo, ecco).
Se in Cotton 100% il divertimento è assicurato, essendo ancora attuale, in Panorama Cotton le difficoltà sono state decisamente maggiori, perché siamo cambiati insieme a quello che ci ha proposto il mercato.
Non si tratta di cattive abitudini, ma di concetti videoludici, alcuni eterni ed altri superati, un po’ come quando giochiamo grandi titoli del passato che avrebbero la necessità di una rivisitazione: non è un caso se molte software house si sono mosse e si stanno muovendo in questa direzione.
Dovremmo domandarci però se tutto quello che ci viene proposto (di nuovo) abbia senso nel mercato attuale.