Animal Crossing New Horizons: la banca taglia i tassi d’interesse

Non è un titolo clickbait quello che abbiamo inserito, ma una cosa accaduta davvero nel tenero mondo di Animal Crossing New Horizons. Una cosa che ho sempre apprezzato di questo titolo è la volontà di rompere con gli schemi della nostra vita quotidiana, sempre frenetica, volta al progresso e all’accumulo di capitale e sempre in una costante competizione col prossimo.
In Animal Crossing puoi vivere la tua vita in un’isola calma, con i suoi ritmi, dove non esistono negozi 24/24, dove per le cose c’è da aspettare che crescano e che arrivino, ma una cosa la rende comune al nostro mondo: il tasso di interesse delle banche.
La banca taglia i tassi d’interesse
Non importa che si chiamino stelline, o bells per gli anglofoni: quelli sono soldi. Non importa che li otteniate vendendo pesci o frutta, perché state pur sempre lavorando, anche se non è assimilabile neanche vagamente alla vita che affrontiamo noi quotidianamente.
Eppure dovrete pagare mutui, investire, comprare, scambiare, ma anche risparmiare in banca. Forse non tutti lo sanno ma la banca di Animal Crossing, anche nei capitoli precedenti, aveva un tasso d’interesse allo 0,5%, che può sembrare una piccola percentuale, ma depositare milioni di stelline può portare a numerosi ricavi semplicemente aspettando.
Molti furbetti poi, con i viaggi temporali che, va ricordato, sono proibiti, riuscivano in pochi istanti a tirar su delle somme davvero interessanti. Ecco perché, miei crossers, avete ricevuto qualche giorno fa una lettera da parte del potentissimo e temutissimo Tom Nook.
I tassi d’interesse infatti sono stati abbassati allo 0,05% per un massimo di 9.999 stelline. Addio furbetti dei viaggi temporali quindi, ma anche a chi voleva sfruttare onestamente questa feature del gioco.
Non si vivrà più soltanto di rendita, ma, in un certo senso, dovremo darci sempre da fare anche se, con il mercato delle rape, tutto diventa più semplice.
Le rape, la borsa
Un altro aspetto che mi ha sempre affascinato e fatto sorridere un po’, è il mercato delle rape che simula, banalizzandolo, la borsa. Si acquista un bene ad una certa cifra, mai uguale, la Domenica mattina, e poi si tenta di piazzarlo la settimana successiva ad un prezzo superiore (almeno si spera!)

Questa pratica, pur essendo semplice e vantaggiosa, nasconde numerose insidie. I fratelli Marco e Mirco vi daranno due prezzi diversi per le rape, due volte al giorno, e non sempre saranno maggiori del prezzo di acquisto. Non ce la fate a venderle entro la Domenica successiva? Le vostre rape marciranno e voi perderete i vostri soldi, a meno che non le vendiate ad un prezzo inferiore.
Ecco che una spietata logica di borsa e di mercato si installa ironicamente in un gioco che invece spinge alla calma, all’organizzazione, all’armonia che si ricerca in ogni cosa: dal feng shui alla perfezione del villaggio.
Si fanno tante cose, ma…
È vero, si fanno davvero tante cose in Animal Crossing e forse questo nuovo capitolo, New Horizons, è quello che apre di più al mondo reale. Il comune è sempre aperto, c’è il crafting, c’è uno smartphone, i negozi chiudono alle 22 e molte altre novità introdotte che rendono il gioco più dinamico e meno poetico, almeno confrontandolo con il primo titolo per Gamecube (almeno in Occidente).
Eppure non si è snaturato il gioco: Animal Crossing cambia sempre, ma resta lo stesso. Non ci sono selezioni multiple nei menù di crafting, puoi anche vendere il tuo pesce nella cassetta davanti Tom Nook, ma dovrai pagare un interesse del 20% sulla merce, cosa che ti farà spesso desistere ed aspettare dunque il mattino successivo.
Le stagioni, con le loro creature da catturare, che passano e non tornano in alcun modo finché non è di nuovo il loro turno, scandiscono bene i ritmi di questo gioco che ti consente di fare tante cose, ma ognuna a suo tempo.
C’è la banca, i tassi d’interesse, le rape, la gestione delle infrastrutture, ma resta sempre vivo il cuore pulsante che ha fatto innamorare tanti crosser di un titolo che va avanti, ormai, da più di quindici anni.