Fox n Forest – Un tuffo nel passato magnifico

Fox n Forest è uno di quei titoli che fa calare facilmente la lacrimuccia, essendo chiaramente un titolo ispirato alle vecchie glorie 16-bit. Grazie alla piattaforma Kickstarter sempre più giochi di questo calibro riescono a vedere la luce, per la gioia di chi ha qualche annetto sulle spalle. Molte campagne di crowdfunding non sono finite bene, perché molti giochi non rispettavano le aspettative, ma possiamo dirvi sin da subito che Fox n Forest non si pone questo tipo di problemi. Andiamo a vedere il perché.
Vecchia volpe, vieni qua!
Il gioco parte già con il piede giusto: un cattivone, una maledizione che colpisce la foresta e il vecchio albero che tutto governa, e nessuno che pronto a farsi carico di sconfiggere il male. Non sarà un alieno dal pianeta Krypton a salvarci, né un giustiziere mascherato, tantomeno un eroe forzuto dal cuore coraggioso, ma una vecchia volpe, scaltra, indifferente agli eventi che la circondano, ma molto interessata alla paga che gli viene proposta.
Esatto, il nostro personaggio sarà una volpe mercenaria, armata di balestra, arma tipica di chi vuol sbrigarsi e togliersi gli ostacoli il prima possibile. Non affronterete ragni, rospi, insetti giganti, pipistrelli con il potere di Greyskull o la spada Excalibur, ma colpirete da lontano, perché il vostro obiettivo è quello di procedere velocemente, salvare la foresta, ma soprattutto beccarsi la ricompensa economica. Tipico di una volpe, appunto.
Non è affatto facile
Senza esagerazioni ed estremizzazioni bisogna dire che il gioco non è facilissimo. Ci saranno alcuni punti che vi faranno venir voglia di gettare il gamepad verso il monitor, ma è tutto normale. Ispirandosi a giochi di una certa epoca, gli sviluppatori hanno voluto mantenere alcune meccaniche, spesso “fastidiose”, che però fanno parte del gioco. Oggi siamo abituati a movimenti fluidi, ad aggiustare in maniera millimetrica la traiettoria; prima con una croce direzionale dovevi far tutto, o con il joystick della salagiochi. Con questo non vogliamo dire che sia mal realizzato, tutt’altro: gli sviluppatori hanno voluto ricreare alcuni punti di un gameplay che oggi non c’è più.
Ma non è difficile soltanto per questo: il gioco in sé richiede una certa abilità nel superare gli ostacoli, nel combattere alcuni nemici, ed i checkpoint presenti nei livelli, spesso piuttosto lunghi, saranno a pagamento (con monete del gioco chiaramente).
Il backtracking dei livelli ci spinge a spulciare a destra e manca per cercare vie che prima non avevamo visto, o sbloccare zone a cui non potevamo ancora accedere senza aver acquisito alcuni potenziamenti. Ad esempio ci saranno delle frecce particolari che scagliate verso dei bersagli ci apriranno dei passaggi prima inaccessibili.
I potenziamenti si possono acquistare nel villaggio e questo rende il titolo ancora più interessante, perché sta a noi decidere se acquistare più mana, più vita, o sbattersi a finire il gioco come mamma ci ha fatti. Gli unici potenziamenti che saremo costretti ad acquistare saranno quelli che, appunto, ci permetteranno di andare avanti nel gioco.
La mappa della foresta ci permette di avanzare nei vari livelli, ma non potremo andare avanti a lungo se non recuperiamo i semi della foresta. Nel villaggio dei potenziamenti, infatti, ci saranno dei punti in cui, grazie ai semi recuperati, potremo piantare alberi ed ottenere quelle frecce particolari di cui vi parlavamo. Il recupero dei semi, e quindi il backtracking dei livelli, è una caratteristica interessante, ma che avremmo preferito affrontare più in là. Ci ritroveremo praticamente dopo tre livelli a dover tornare nel primo per trovare nuove vie e passaggi segreti così da poter piantare il primo albero, senza il quale ci sarà difficile andare avanti.
In Fox n Forest si potranno controllare le stagioni, e questo rende il livello ancor di più esplorabile. Attraverso un tasto, consumando mana, potremo cambiare la stagione, ad esempio dall’estate all’inverno, e scoprire così nuove cose, o fronteggiare i nemici in maniera diversa, o combattere contro i boss che solo in un certo modo possono essere sconfitti.
I boss che si trovano di tanto in tanto sono quel tocco che tutti i nostalgici si aspettavano, perché non può esserci un platform senza dei boss.
Atmosfera
Questo è il punto che più ci ha colpiti. Non vogliamo cadere troppo nei ricordi e lasciare così spazio alla nostalgia, ma c’è da dire che questo titolo è curato nei minimi dettagli da questo punto di vista. La colonna sonora è veramente piacevole, mai fastidiosa, e ricorda davvero i giochi di una volta e per un titolo che ambisce a fare dell’era dei 16-bit il suo punto di forza è un traguardo importante. Graficamente è uno spettacolo, purché non lo paragoniate a The Witcher 3, ovvio. È un tuffo nel passato davvero ben fatto, e che consiglio anche alle nuovissime generazioni, perché certi modi di fare videogiochi sono eterni ed il divertimento è assicurato.
Ce lo consigliate?
Si, assolutamente, sopratutto per la cifra di soli 19,99 euro. Lo potete trovare per PC, Nintendo Switch, PS4 ed Xbox One. Per gli amanti delle edizioni fisiche dei videogiochi ricordo che gli sviluppatori hanno rilasciato un manuale d’istruzioni stile Super Nintendo; una gioia per gli occhi.