Le strane storie dietro tradizioni di nozze e fidanzamenti

Dal proporsi con un anello allo scambio dei voti davanti ai nostri cari, quando si tratta di sposarsi seguiamo molte tradizioni. Praticare tali riti è diventato normale nell’età moderna, ma in effetti non pensiamo davvero alla loro origine.
La maggior parte di questi riti risalgono a centinaia di anni fa e appartengono a culture molto diverse. E mentre ora sono tutti dolci, carini e divertenti, non si può dire esattamente lo stesso a suo tempo, almeno per alcuni di essi.
Probabilmente vedrete i matrimoni in modo diverso dopo aver letto queste 15 origini delle tradizioni matrimoniali: interessanti, strane e persino barbare.
1. Nel 1215, Papa Innocenzo III istituì un periodo di attesa tra il fidanzamento e la cerimonia del matrimonio, con anelli che, nel frattempo, simboleggiavano l’impegno di una coppia. Rappresentavano anche lo status sociale, quindi solo l’élite poteva indossare anelli fantasiosi e preziosi.
2. Si crede che gli antichi spartani abbiano dato vita alle prime feste di addio al celibato, banchettando e brindando all’ultima notte dello sposo da uomo ‘libero’.
3. Nel 1840, la regina Vittoria indossava un abito bianco al suo matrimonio con il Principe Alberto – una scelta considerata piuttosto insolita in quel periodo. Sebbene in realtà non sia stata lei la prima reale a sposarsi in bianco, è stata considerata colei che ha iniziato questa tradizione.
4. I matrimoni, in origine, furono un modo per annunciare pubblicamente che un uomo e una donna diventavano marito e moglie, così come oggi. Ma hanno anche contribuito a evitare l’incesto da quando i matrimoni tra parenti hanno iniziato ad essere considerati inaccettabili.
5. Nell’Europa dell’Est, i finti rapimenti della sposa sono tutt’ora una tradizione. Ma fino al XVIII secolo, era una pratica reale in molti posti del mondo: l’uomo rapiva la donna che voleva sposare. Sfortunatamente, accade ancora per davvero in paesi come Moldavia, Kirghizistan, Cecenia, Armenia, Etiopia, Kazakistan e Sud Africa.
6. Il testimone dello sposo era scelto basandosi sulle sue abilità di combattimento.
7. Durante la cerimonia di nozze, ancora oggi la sposa sta al lato sinistro dello sposo perché l’uomo aveva bisogno – simbolicamente – della mano destra libera per combattere contro gli altri pretendenti.
8. In passato, le figlie erano fondamentalmente “di proprietà” dei padri: accompagnarle lungo la navata e consegnarle allo sposo era un modo per “trasferire tale proprietà”.
9. Nell’Antica Roma, le damigelle indossavano abiti identici a quelli della sposa per fare da “esche”. Si pensava infatti, che eventi felici come i matrimoni attirassero spiriti maligni, quindi l’idea era di rendere loro più difficile poter distinguere la sposa dalle altre.
10. Nel Medioevo, gli invitati alle nozze strappavano i vestiti della sposa come gesto di buona fortuna. Per evitare che il suo vestito venisse rovinato, la sposa gettava il suo bouquet come distrazione. Ciò spiega l’usanza del “lancio del bouquet”.
11. Il bouquet era fatto di erbe e spezie dall’aroma pungente, tra cui aglio e rosmarino, per allontanare gli spiriti maligni.
12. Le torte nuziali a livelli vengono dalla tradizione di accatastare dei pani di fronte agli sposi, che venivano poi sfidati a baciarsi sopra l’alta pila.
13. Gli antichi romani portavano le loro spose in braccio oltre la soglia di casa per proteggerle dagli spiriti maligni che si pensava potessero impossessarsi loro corpi attraverso i piedi.
14. Legare le lattine alle auto origina da una tradizione francese detta “charivari” (chiassata), in cui fondamentalmente gli sposi si scusavano per aver rubato la ragazza agli altri pretendenti, organizzando festeggiamenti notturni.
15. Come regalo di nozze, gli sposi novelli nordici ricevevano idromele sufficiente per un mese dai loro amici e familiari. L’idromele è fatta di miele e un mese è un ciclo lunare. Accoppiateli e avete la parola “luna di miele”.
Bene, tutto questo certamente allevia lo stress per le nostre nozze, vero?
Come donna, sono così felice di vivere nel 21 ° secolo!