Anonymous attacca ISIS: i primi risultati

Dopo il 13 Novembre anche Anonymous decide di schierarsi contro ISIS. Anonymous è un gruppo di hacker diffuso in tutto il mondo che opera ed ha operato già per diverse cause umanitarie. Non sappiamo moltissimo di loro, del loro modo di organizzarsi, e nemmeno chi siano realmente; il nome scelto non è un caso. Sappiamo però come colpiscono, in particolare con attacchi DDoS, che mirano a rendere inutilizzabile servizi di vario in genere, in questo caso siti per reclutare, ad esempio. Il gruppo di hacker ha già stilato una lista di moltissime possibili reclute dell’ISIS, e le ha rese pubbliche, ha attaccato diverse e-mail ed account Twitter, importanti per la diffusione del loro messaggio e per il reclutamento, ha oscurato diversi siti ritenuti pericolosi. Il loro messaggio, lanciato in un video nel loro stile, dietro la maschera di Guy Fawkes (personaggio storico reso celebre dall’illustratore David Lloyd in V per Vendetta, ndr) è piuttosto chiaro: “Vi troveremo, e non vi lasceremo andare”, e ancora: “Lanceremo la più grande operazione mai fatta contro di voi. Aspettatevi degli enormi cyberattacchi”. Già in passato, dopo ciò che accadde con l’attentato a Charlie Hebdo, il gruppo si adoperò per collaborare ottenendo ottimi risultati, ma anche qualche errore: persone segnalate come terroristi in realtà non lo erano. Avere Anonymous dalla propria parte è certamente un vantaggio, perché se anche un solo terrorista fosse catturato grazie al loro aiuto, sarebbe una conquista, ma è chiaro che c’è bisogno di un coordinamento generale delle operazioni, che può essere preso soltanto dalle istituzioni competenti. Forse in questo coordinamento si potrebbe includere proprio il gruppo Anonymous.