Amiga compie 30 anni. Da Andy Warhol a Monkey Island

Trenta anni fa nasceva Amiga 1000, il primo personal computer della giovane casa Hi-Toro. Inizialmente il progetto prevedeva la creazione di una console gaming dalla grafica e dal sonoro senza precedenti. Parliamo del 1985, quando la differenza si faceva con poco visto che ancora non c’era nulla. Quel poco che però significava duro lavoro e tanta creatività, per la sfida alla macchina più potente. Da console gaming divenne un personal computer, il più potente al momento del suo lancio, battendo i PC IBM ed il McIntosh di Apple: era nato Advanced Multitasking Integrated Graphics Architecture, meglio noto come Amiga. In un secondo momento venne acquisita da Commodore, forte in quel momento del successo della piattaforma C64, che si occupò di metterla in commercio nell’Ottobre del 1985. AmigaOS, il sistema operativo proprietario, fu alla base del loro successo, perché da quel momento in poi sarebbe stato il punto di riferimento per lavoratori, programmatori ed informatici, videogiocatori. Basti ricordare titoli come Monkey Island, Civilization, The Settlers, Wings, Arabian Nights, Sensible soccer, Lemmings per evocare un’ondata di nostalgia e ricordi. C’è un dato che spesso viene dimenticato, ma che è di estrema importanza: a presentare la console fu Andy Warhol. Parliamo del 23 Luglio di quello stesso anno, nel Vivian Beaumont Theater, dove l’artista catturò un’immagine di Debbie Harry dei Blondie, grazie ad una fotocamera collegata all’Amiga 1000 (una tecnologia avanzatissima in quei tempi) e la modificò tramite software. Ma Warhol non era semplicemente un testimonial, bensì colui che ne progettò il design esteriore, e ne fu un grandissimo utilizzatore, dichiarando “la cosa che mi piace di più del fare arte sul computer è che sembra il mio lavoro”. Lo scorso anno un artista di Brooklyn scoprì nei floppy disk conservati nel museo di Pittsburgh intitolato a Warhol, che vi erano altre sue fotografie rielaborate, come il barattolo Campbell, la banana del disco dei Velvet Underground, il ritratto di Marylin Monroe. Si tratta delle sue ultime creazione digitali, morendo soltanto due anni dopo, nel 1987. Amiga fallì nel 1994, ma non fu mai dimenticata, tanto che nei primi anni del 2000 un’azienda, Amiga Inc. ne ha rilevato i diritti e promuove ancora interessanti progetti.
Marco Piacentini
23 luglio 2015