Facebook, da oggi sazi, non grassi

Facebook ha introdotto, già da qualche tempo, la possibilità di inserire nei propri stati anche delle emoticon per esprimere il proprio stato d’animo: felice, triste, divertito, impaurito sono solo alcune.
Qualche giorno fa un’utente, Catherine Weingarten, ha trovato tra le nuove faccine una con il doppio mento e la scritta “Feeling Fat” (Mi sento grasso) e decide di dare il via ad una petizione, motivandola partendo da esperienze personali: «Ho spento anni consumata da pensieri negativi sul mio corpo e davvero troppi giorni a morire di fame dallo sforzo di perdere peso. Ma ancora peggio dei pasti saltati e delle ossessive ore davanti allo specchio, c’era la paura di quello che gli altri potessero pensare di me e del mio corpo».
La petizione ha diviso il web in due, perché molti non considerano il “Sentirsi grasso” un sentimento e lanciano l’hashtag #fatisnotafeeling.
Probabilmente il termine grasso non ha lo stesso campo semantico di altri come “obeso”, ma è una emoticon che potrebbe essere utilizzata per quello che è stato definito cyberbullismo.
Non è la prima volta, purtroppo, che sentiamo casi di cronaca in cui ragazzi e ragazze si tolgono la vita per delle offese in chat e simili. La petizione, avanzata su Change.org, ha raggiunto comunque 17.000 firme, costringendo Mark Zuckerberg a fare un passo indietro, sostituendolo con “stuffed” ossia pieno/sazio. Il “sentirsi grasso” avrebbe potuto rinforzare un’immagine negativa del proprio corpo, soprattutto per quelle persone che devono affrontare disturbi alimentari.
Marco Piacentini
13 marzo 2015