FireChat, comunicare senza Internet e le proteste di Hong Kong

Firechat è un’applicazione di messaggistica istantanea che funziona anche senza internet. La domanda sorge spontanea: come è possibile comunicare senza passare per le reti pubbliche? Firechat mette in comunicazione due smartphone sfruttando il Wi-fi oppure il Bluetooth e per le lunghe distanze il sistema utilizza una serie di nodi creati dagli stessi dispositivi. È per questo motivo che uno degli organizzatori delle proteste di Hong Kong, Joshua Wong, ha scritto su Facebook che “Prima di andare davanti alla sede del governo, andate sull’App Store e scaricate FireChat”.
L’applicazione è stata scaricata più di 100mila volte nelle ultime ventiquattro ore. I manifestanti hanno apprezzato moltissimo FireChat, in particolar modo per la possibilità di poter seguitare a comunicare anche quando la rete mobile smette di funzionare. Il blackout infatti può capitare sia per il sovraccarico delle celle, frequente in posti affollati, come uno stadio, sia per un’eventuale censura da parte del governo.
L’applicazione permette anche di far comunicare dispositivi Apple ed Android, consentendo la massima flessibilità. Questi sono i casi in cui la tecnologia non è semplicemente uno strumento per divertire, ma per servire il cittadino.
Utilizzare FireChat nelle proteste potrebbe essere pericoloso, perché una massa potrebbe essere facilmente manipolata ed indirizzata verso azioni addirittura violente. Sicuramente può tornare utile in casi di emergenze minori, quando capita di non avere campo sul proprio smartphone e la situazione non richiede l’intervento delle forze dell’ordine. Potremmo richiedere aiuto ad un familiare, ad un vicino, oppure inviare informazioni nell’arco di 200 metri in caso di blackout e simili. Mai come oggi il singolo cittadino ha gli strumenti per far sentire la propria voce, ma mai come oggi ha il dovere di imparare a sfruttare correttamente le nuove tecnologie.
Marco Piacentini
2 ottobre 2014