Assembliamo un telefono modulare con Google ed il Progetto Ara

Google è pronta a lanciare un telefono modulare: sarà possibile assemblare pezzo per pezzo il proprio dispositivo. A partire da una base di 50 dollari.
Dopo l’acquisizione da parte di Lenovo, Motorola lascia a Google il Progetto Ara che mira al concepimento di un telefono modulare. Il 15 – 16 Aprile, a Mountain View, in California, è stata programmata una conferenza stampa al fine di presentare agli sviluppatori le sue potenzialità. Sarà possibile seguirla in diretta streaming-online in tutto il mondo.
Un telefono modulare è un dispositivo che può essere assemblato in pezzi, proprio come accade per i PC. Si parte dal “Grayphone”, l’unità di base composta da touchscreen, Wi-fi e circuiteria interna, al prezzo di soli 50 dollari, per giungere all’inserimento di nuovi moduli, come una nuova fotocamera, così da tenere aggiornato il proprio telefono. Sarà possibile costruirsi il proprio telefono senza la costrizione di doverlo cambiare di tanto in tanto per non ritrovarsi con un telefono lento ed obsoleto. L’obiettivo è quello di essere un dispositivo che soddisfi qualsiasi bacino d’utenza, dai più esperti ai meno esperti, dai meno facoltosi ai più facoltosi. Google stessa annuncia che il suo device ha come target sei miliardi di persone: « Designed exclusively for 6 billion of people ». Parliamo dunque di un dispositivo alla portata di tutti, o quasi. La conferenza stampa presenterà, in particolare, la versione alpha degli Ara Module Developers’ Kit(MDK), una serie di istruzioni e spiegazioni per guidare gli sviluppatori nel loro lavoro. Per il primo prototipo probabilmente ci sarà da attendere qualche mese, ma per la commercializzazione effettiva ci sarà da attendere sicuramente il 2015.
Marco Piacentini
28 febbraio 2014