L’Unione Europea vuole introdurre il diritto alla riparazione per smartphone e tablet

L’impatto ecologico dell’Unione Europea riguardante il mercato tecnologico, e più precisamente quello di smartphone e tablet, è importante e non potrà mai ridursi se non si iniziano a trovare delle soluzioni alternative. E’ per questo motivo che si pensa di introdurre, entro il 2021, il diritto alla riparazione per smartphone e tablet.
Non è ancora perfettamente chiaro il percorso che si dovrà intraprendere, ma l’obiettivo è chiaro: incentivare la riparazione, il riuso, il riciclaggio per evitare di trattare i dispositivi tecnologici come se fossero usa e getta.
Raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 sarà impossibile se non si inizia a pensare ad una economia circolare in cui il prodotto non viene più gettato repentinamente. Basti pensare alle batterie non removibili.
“Applicando misure di economia circolare ambiziose in Europa possiamo aumentare il prodotto interno lordo di un ulteriore 0,5% entro il 2030 e creare circa 700.000 nuovi impieghi”.
Per ottenere un risultato simile vanno ripensati completamente i metodi produttivi e gli schemi da seguire; sarà un movimento a 360° che mirerà anche a premiare i produttori migliori.
“Il settore costituirà un’area prioritaria per l’attuazione del diritto alla riparazione. La Commissione intende adottare nuove misure normative per telefoni cellulari, tablet e laptop ai sensi della direttiva sulla progettazione ecocompatibile, nonché nuove misure normative sui caricabatterie per telefoni cellulari e dispositivi simili. Sarà inoltre preso in considerazione un piano per restituire o vendere vecchi telefoni cellulari, tablet e caricabatterie“, favorendo così il mercato di “seconda” o “terza” mano.”
Le batterie
Per quanto riguarda le batterie si pensa a nuove normative, riguardante anche quelle dei veicoli, tenendo molto in considerazione la nuova ondata di auto elettriche:
“Includerà misure per migliorare le percentuali di raccolta e riciclaggio di tutte le batterie e assicurare il recupero di materiali di valore, requisiti di sostenibilità delle batterie, il livello di contenuto riciclato nelle nuove batterie e la capacità di fornire informazioni ai consumatori”
Uno dei primi passi da compiere inoltre sarà quello di standardizzare le porte di ingresso per telefoni e caricabatterie in generale
C’è ancora tanto lavoro da fare, ma la manovra coinvolgerà tutti gli Stati membri dell’UE ed il Parlamento Europeo