Se Non Posso Ballare… Non È La Mia Rivoluzione

Sola sul palco del Teatro Carcano di Milano, in uno splendido e ampio abito rosso disegnato da Antonio Marras, Lella Costa ci porta in un vorticoso viaggio tra l’eredità di coraggio e bellezza che ci hanno lasciato donne valorose di tutte le epoche: Se Non Posso Ballare… Non È La Mia Rivoluzione!
Lo spettacolo è ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini, con la scrittura scenica di Lella Costa e Gabriele Scotti e la regia di Serena Sinigaglia.
Lella Costa ne evoca tante, non tutte, sarebbe impossibile, con una frase, una parola, un passo di danza. Gioca con i dialetti, imita cadenze di lingue straniere. Non procede seguendo un ordine cronologico, né dell’ambito all’interno del quale hanno operato.
Per una manciata di secondi rivivono tra noi. Escono da un passato lontanissimo, come Ipazia o ci hanno lasciato da poco, come Michela Murgia.
Nonostante le diversità di epoca, razza, professione, hanno in comune tutte il non essersi lasciate fermare da pregiudizi, da una società patriarcale che le voleva umili e sottomesse procreatrici. Con determinazione, forza, genialità hanno affrontato la resistenza di una società incapace di vedere che l’uguaglianza tra i sessi avrebbe portato benefici non solo alle donne, ma anche agli uomini.
ll titolo dello spettacolo Se Non Posso Ballare… Non È La Mia Rivoluzione è ripreso da una frase di Emma Goldman anarchica, attivista e saggista russa naturalizzata statunitense ( 1869 – 1940).
I puristi dicono che non la pronunciò mai. Vero è però che tornando da un ballo e rimproverata dai compagni per la sua passione “borghese” del ballo, rispose che una causa che lotta contro preconcetti, per emancipazione e libertà, non può richiedere la rinuncia alla vita e alla gioia.
Se Non Posso Ballare… Non È La Mia Rivoluzione: slanci passionali e vitalistici sono infatti comuni a tutte queste donne che seppero contrapporre alla rassegnazione l’audacia e allo smarrimento la determinazione.
Alcune le conosciamo bene: Maria Salomea Skłodowska-Curie, Artemisia Gentileschi, Edith Piaf, Anna Kuliscioff, Peggy Guggenheim, Cristina di Belgioioso.
E ancora Anna Politkovskaja, Hannah Arendt, Mae West che scandalizzò l’America perbenista, Anna Frank, Marlene Dietrich, Elsa Morante. Tina Anselmi, primo ministro della Repubblica italiana; Martha Graham che fece scendere dalle punte e Pina Bausch che descrisse la vita danzando. E poi c’è Maria Callas, Emily Dickinson, la fotoreporter Ilaria Alpi, Vanessa e Virginia Woolf.
Altre meno. Per esempio Maryam Mirzakhani, è stata la prima donna ad avere vinto la medaglia Fields, il più alto riconoscimento che possa essere conferito a un matematico, equivalente, per prestigio scientifico, a un premio Nobel. Mary Anderson ha inventato il tergicristallo. Lillian Gilbreth la pattumiera a pedale. Maria Telkes i pannelli solari.
Pietre miliari che costellano il cammino delle donne parallelo a quello della società, su cui questo bel teatro milanese, a conduzione femminile, fa luce.
Se Non Posso Ballare… Non È La Mia Rivoluzione
con Lella Costa
ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini
scrittura scenica Lella Costa e Gabriele Scotti
progetto drammaturgico e regia Serena Sinigaglia
scene Maria Spazzi
ambientazione sonora Sandra Zoccolan
disegno luci Roberta Faiolo
costumi Antonio Marras
produzione Teatro Carcano
dal 19 al 23 marzo 2025 Teatro Carcano