Danae Festival: il culto del giardino e dell’incolto
Dal 18 ottobre al 3 novembre 2024 il Teatro delle Moire, realtà artistica nata a Milano nel 1997 dall’incontro tra Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani, presenta a Milano la 26esima edizione di Danae Festival. Porta danza, performing art e suono dalla scena nazionale e internazionale presentando e sostenendo artisti e artiste che lavorano alla ricerca di nuovi linguaggi.
In 17 giorni, in diversi luoghi della città di Milano, andranno in scena 19 spettacoli, 23 repliche, 4 coproduzioni, 2 workshop, 7 incontri con il pubblico e 1 audioracconto online.
Come in un giardino un po’ selvatico le piante tracciano rette incerte per farsi posto nell’universo vegetale bucando lo spazio incuranti di una forma supposta, predefinita, così all’interno di Danae Festival si lascia spazio a diverse “fioriture”.
Non è un caso che il tema della rassegna sia una riflessione sul tema del giardino che prende spunto da un bellissimo libro di Marco Martella: E il giardino creò l’uomo – un manifesto ribelle e sentimentale per filosofi giardinieri di Jorn De Précy, edizione Ponte alle Grazie.
“Le jardin secret” di Voltaire diventa per Martella luogo indomito e fuorilegge. “Lavorate con i poeti, i maghi, i danzatori e tutti gli altri artigiani dell’invisibile per rimettere al suo posto il mistero del mondo. Ciò facendo, affronterete le forze contrarie che oggi sembrano più potenti che mai.”
Il giardino diventa quindi l’ultimo rifugio della spiritualità e della poesia, l’ultima frontiera al di qua della barbarie. Un’utopia pratica e tangibile.
Ad aprire il festival il nuovo lavoro della coreografa Ola Maciejewska che torna a Milano con The Second Body, affidando alla danzatrice e performer Leah Marojević un corpo a corpo con una scultura di ghiaccio.
A seguire, Chamber Music di Habillé d’eau con l’ideazione e la regia di Silvia Rampelli.
Chiara Bersani performer, autrice, regista/coreografa, Premio UBU nel 2018 come migliore nuova attrice/performer under 35, presenta per la prima volta a Milano Sottobosco un lavoro che riflette su come alcuni corpi vivono la relazione con la natura.
Diana Anselmo giovane performer sordo, presidente di Al.Di.Qua.Artists, prima associazione europea di e per artisti con disabilità, insieme all’interprete LIS Sara Pranovi, presenta lo spettacolo Je Vous Aime, dove si fondono il teatro, la conferenza e l’attivismo.
Paola Bianchi coreografa e danzatrice, vincitrice del Premio Rete critica 2020 con il progetto ELP, presenta in prima nazionale Fabrica 20100 [ Milano ] che prosegue il suo studio sui “corpi del lavoro”. Alessandra Cristiani performer e danzatrice, che indaga il pensiero e la pratica dell’Ankoku Buto, accompagnata dal suono live di Ivan Macera porterà in scena Lingua_di Claude Cahun artista, fotografa e scrittrice francese , donna impegnata politicamente e presenza fondamentale nella Parigi surrealista.
Infine, Danae Festival ospita la danzatrice e coreografa Olimpia Fortuni con il progetto Fine, indagine sulla relazione con la propria madre biologica, spirituale, artistica e simbolica, accompagnata da una forma di riconoscimento e riconoscenza che l’autrice rivolge alle sue madri artistiche, Milena Costanzo e Raffaella Giordano, donne che le hanno fatto da guida nel suo cammino artistico.
Dedicato a Masaki Iwana
Danae Festival offre un tributo di tre giorni con laboratori, proiezioni video, condivisione di pensieri e performance di artisti e artiste nazionali e internazionali dedicato a Masaki Iwana.
Il grande maestro di danza Butoh scomparso nel novembre del 2020 nel 2019 è andato in scena e ha realizzato un suo laboratorio per l’ultima volta proprio a Danae Festival. Il progetto si avvale della preziosa collaborazione di Cristina Negro.
Ci sarà anche il Teatro
Teatringestazione, compagnia fondata nel 2006 da Anna Gesualdi e Giovanni Trono, ideatori del festival AltoFest, presentano in prima nazionale Monàs – La reale sostanza delle cose.
Paola Tintinelli attrice, autrice e performer, con una passione per suoni, voci e rumori ha preparato Cosa son’ora fuorilegge: un concerto, una narrazione sonora, surreale e a tratti allucinata.
Rita Frongia drammaturga, attrice, regista, presenta in prima nazionale Anna Ghiaccio, ispirato a La Regina delle nevi, simbolo di un femminile gelido.
La sperimentazione sonora
Ci addentriamo qua nell’inudibile e in mondi a cui la nostra percezione non può avere accesso se non in determinate condizioni. Piccoli spazi di verde che sorprendentemente rivelano l’inaspettato.
Fabrizio Saiu mover, performer e percussionista attivo nel campo della musica sperimentale e in quello della performance, propone presso il Parco Nord Peripatetiche dell’ascolto – Itinerari di ascolto attivo e d’intervento sonoro collettivo.
Attila Faravelli, Enrico Malatesta e Juan Lopez portano nella speciale cornice di Villa Mirabello Ònfalo un progetto creato appositamente per Danae Festival. Ònfalo ha aperto la loro ricerca sonora al campo della biotremologia, una branca emergente dell’entomologia che usa tecnologie d’avanguardia per studiare il paesaggio sonoro naturale dal punto di vista delle vibrazioni in esso presenti.
La scena internazionale tra danza, performing art e sperimentazione sonora
La sezione internazionale si sofferma in modo particolare sull’intreccio tra suono, danza e performing art e vede la compresenza di differenti generazioni. Oltre a Ola Maciejewska coreografa e danzatrice, nata in Polonia, attualmente residente a Parigi, e al suo lavoro The Second Body, affidato alla danzatrice e performer Leah Marojević, artista queer indipendente, c’è Pierre Piton giovane danzatore e coreografo basato in Svizzera con Open/Closed in cui tra posture tese, equilibri precari e tremori, in un rapporto fluido con le pareti e il pavimento, il performer sfida l’orizzontalità e la verticalità dei piani, l’interno e l’esterno del corpo.
Antonio Tagliarini, attore, danzatore, autore e regista, porta nell’inedita location di Villa Mirabello le sue riflessioni in Pairadaëza – sogni e racconti di un giovane giardiniere.
Mentre Titta C. Raccagni, artista multidisciplinare dal lungo percorso di ricerca tra cinema, video, performance e installazioni, presenta a Danae Cara Milano io provo ad amarti ma tu, una ricerca in divenire sulla città di Milano, un lavoro che mette in relazione il racconto autobiografico, tra famiglia, impegno politico e cultura underground, con materiali d’archivio video e sonori relativi alla città.
ABBONAMENTI
Danae Card (tutto il festival): 140€, CardX5: 60€/50€, CardX3: 35€/30€
RIDUZIONI per under 30/over 65 altre riduzioni sono consultabili sul nostro sito
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