Il Piccolo Teatro è partner di S.T.A.G.E.S

Il Piccolo Teatro di Milano sempre più centro attivo e propulsivo di una cultura della sostenibilità, è partner di S.t.a.g.e.s. Sustainable theatre alliance for a green environmental shift che ha ricevuto il riconoscimento della Commissione Europea, vincendo il finanziamento del programma “Europa Creativa”.
É questo un progetto che ha per scopo quello di sperimentare nuovi modi per contribuire alla transizione ecologica del settore teatrale europeo, rivoluzionando il modo in cui affronta il concetto di sostenibilità intesa nell’accezione più ampia, ambientale, energetica, economica, sociale, relazionale.
S.T.A.G.E.S: come continuare a fare teatro, producendo, distribuendo, lavorando e abitando spazi teatrali in modo sostenibile?
Il progetto si articola in tre filoni:
Autoanalisi, che riguarda la governance del teatro
Restaging, che riguarda i processi produttivi, alla base della creazione degli spettacoli Incontri multidisciplinari, che riguardano la progettazione del futuro nella visione degli artisti, del pubblico, degli studiosi, in un’amalgama di saperi interconnessi.
Fedele alla propria identità sociale e consapevole che le proprie scelte quotidiane, anche le più basilari, possano avere un enorme impatto sull’ambiente a livello globale, dal settembre 2022 in collaborazione con il Politecnico di Milano ha avviato un percorso di autoanalisi.
Mercoledi 17 maggio 2023, in collaborazione con il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 e nell’ambito del suo palinsesto di iniziative, ha presentato in conferenza stampa i risultati di questi otto mesi di indagini con quattro gruppi di lavoro e nove incontri che hanno coinvolto lavoratori, artisti e spettatori del Piccolo.
Sono intervenuti Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro, Sandro Balducci, Professore in Pianificazione e Politiche Pubbliche – Politecnico di Milano, Eugenio Morello, Professore Associato di Tecnica Urbanistica e Andrea De Toni ricercatrice in urbanistica sempre presso il Politecnico.
Cinque le azioni individuate per un teatro sostenibile, ispirate alla “Teoria della Ciambella”, enunciata da Kate Raworth. Per l’economista britannica citata anche da Papa Francesco, il raggiungimento frenetico del Pil alimenta una crescita infinita e un depauperamento delle risorse.
Bisogna invece sforzarsi per garantire una buona qualità della vita, senza esercitare sul pianeta pressioni non sostenibili. Tra i due confini c’è lo spazio giusto, sicuro e equo dal punto di vista ambientale e sociale nel quale vivere.
Cinque azioni per un teatro sostenibile
1) Costruire un pacchetto integrato, rivolto a tutta la comunità del teatro (lavoratori, artisti e
pubblico), per la promozione e adozione di comportamenti sostenibili, che riguardano il
vivere e il lavorare in teatro. Le azioni sono supportate da un attento monitoraggio qualitativo
e quantitativo, ove possibile (per es. grazie alla sensoristica), e dall’introduzione di premialità
e punteggi di sostenibilità, attraverso “sfide di creatività” a livello individuale e di squadra, al
fine di aumentare la consapevolezza sul tema e stimolare comportamenti sostenibili attraverso
momenti ludici.
2) Favorire l’inclusività e l’accessibilità in teatro per le fasce fragili, sia dal punto di vista
socioeconomico, sia fisico. Portare a teatro tutti introducendo promozioni a favore delle fasce più fragili e iniziative come il “biglietto sospeso”, o nella tradizionale forma individuale o in forma “collettiva” attraverso il sostegno di sponsor con specifica sensibilità sul tema.
3) Promuovere dispositivi artistici per sensibilizzare e comunicare una cultura della
sostenibilità, con particolare attenzione all’universo scuola, sensibilizzandolo con prrogetti che trattino i temi dell’ambiente e dell’urgenza climatica. Appuntamenti di teatro partecipato dedicati all’ambiente.
4) Redigere un “libro verde” per la progettazione e la gestione sostenibile delle produzioni, tournée e ospitalità, che abbia come target i lavoratori del teatro e gli artisti e che consti di un protocollo di indicazioni per l’implementazione di una produzione sostenibile in tutte le sue fasi: dal concepimento alla realizzazione fino alla logistica, trasferte e smontaggio degli allestimenti.
5) Elaborare un manuale di progettazione e manutenzione sostenibile integrata della
struttura del teatro, intesa come “macchina vivente”. Un sistema complesso di azioni da concertare e che variano dal “software” all’ “hardware” del teatro (introduzione di sistemi di risparmio idrico negli scarichi del WC; transazione verso un modello misto di server interni e di spazio in cloud; avvio di percorsi innovativi di pedagogia inclusiva e accessibile nella scuola di teatro con attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale…). L’obiettivo è affrontare, grazie alle linee guida contenute nel
manuale, le transizioni climatiche, energetiche e digitali, riconoscendo le relazioni tra i diversi
ambiti.
I partner di S.T.A.G.E.S
Il Piccolo è partner di S.T.A.G.E.S, mentre capofila è il Théâtre de Liège, insieme ad altre undici
realtà teatrali europee e non solo (extra UE sono Taiwan e Losanna-Vidy): Théâtre de Liège (Belgio) | MC93 — Maison de la Culture de Seine-Saint-Denis (Francia) | Croatian National Theatre in Zagreb (Croazia) | The Royal Dramatic Theatre, Dramaten, Stockholm (Svezia) | Lithuanian National Drama Theatre (Lituania) | Trafó House of Contemporary Arts (Ungheria) | Teatro Nacional D. Maria II (Portogallo) | NTGent (Belgio) | Maribor Slovene National Theatre – Slovensko narodno gledališče Maribor (Slovenia) | Riga Technical University – University of Latvia (Lettonia) | European Theatre Convention (Germania) | Théâtre Vidy-Lausanne (Svizzera) | National Theater & Concert Hall – 國家兩廳院 (Taiwan)