M Il figlio del secolo, al Piccolo Teatro di Milano

Al Piccolo Teatro Strehler di Milano, dal 2 al 26 febbraio 2022, va in scena in prima nazionale M Il figlio del secolo. Lo spettacolo di Massimo Popolizio non è un semplice adattamento dell’omonimo romanzo di Antonio Scurati (Premio Strega 2019), quanto piuttosto un’opera a sé stante, corale, vivida, vitale, in movimento.
Non vuole essere né una ricostruzione documentaristica né storico-iconografica del movimento fascista dal 1919 al 1924. Ma un percorso teatrale diviso e montato per scene.
Con una scenografia neutra disegnata da Marco Rossi, tra le luci di Luigi Biondi e i suoni di Sandro Saviozzi, 18 bravissimi attori nei bei costumi di Gianluca Sbicca creano, sempre in movimento, 31 quadri.
Alcuni identificano i personaggi chiave del fascismo come Marinetti, D’annunzio, Margherita Sarfatti; altri, gli antagonisti come Giacomo Matteotti, Nicola Bombacci, Pietro Nenni, Italo Balbo.
Ci sono poi anime senza nome, arditi, squadristi, volontari di guerra. Molti di loro indossano la camicia nera non per ideali, ma per ambizione, denaro, potere. Altri, incapaci di uscire dal proprio vuoto culturale totale, dalla loro palude morale, vedono nel fascismo qualcosa di lucente e prefabbricato di cui essere entusiasti, una causa a cui essere devoti, un ideale che sembra dare alle loro vite mediocri un fine più alto, un senso. Sono uomini d’armi, picchiatori e rivoltosi.
Li vediamo sempre in gruppo, come un coro di satiri, quasi che la loro forza sia la somma delle loro debolezze da nascondere. Parlano per slogan. Non hanno idee, etica o pricipi ed inneggiano al fascismo che è solo azione ed esaspera gli odi.
Fracassano tutto: dalle teste degli oppositori alle sedi socialiste, ai casolari dei contadini, sullo sfondo di un’Italia in rivolta. E con la violenza, la paura, il dominio sugli inermi, arrivano al potere.
M Il figlio del secolo, il fascismo non è il virus, ma il corpo che lo ospita
L’intero spettacolo è declinato al burlesque. Stupisce inizialmente che Popolizio abbia scelto questo registro, per avvicinarsi ad un periodo storico cosi violento e importante per il nostro paese. Così come singolare è la scelta di sdoppiare Mussolini in due personaggi: l’uomo di potere, interpretato da Tommaso Ragno e il teatrante, interpretato da Popolizio stesso, in frak, ghette e guanti bianchi.
Eppure in questa versione disincantata e sarcastica, in cui comico-grottesco e tragico coesistono come in un dramma brechtiano, tra frak, gag, varietà e canzoni, l’eco delle pagine del Grande Inquisitore dei Karamazov risuona prepotente.
Guardali, dice il teatrante M davanti a video d’epoca che ritraggono folle adoranti, gridano il nome del capo, perchè nella loro vita il capo è tutto; cantano giovinezza; abitano già la casa dei morti.
Guardali, dice il Grande Inquisitore, sono schiavi, anche se creati ribelli. Li convinceremo che saranno liberi quando si sottometteranno a noi. E apprezzeranno cosa significa sottomettersi e avere la felicità degli esseri deboli.
Perchè, ci ricorda M Il figlio del secolo, il fascismo non è il virus, ma il corpo che lo ospita.
Piccolo Teatro Strehler (Largo Geppi,1 – M2 Lanza), dal 2 al 26 febbraio 2022
M Il figlio del secolo
uno spettacolo di Massimo Popolizio
tratto dal romanzo di Antonio Scurati
collaborazione alla drammaturgia Lorenzo Pavolini
scene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca
luci Luigi Biondi, suono Sandro Saviozzi
video Riccardo Frati, movimenti Antonio Bertusi
Interpreti Personaggi
con
Massimo Popolizio Benito “il teatrante”
Tommaso Ragno Benito Mussolini
e con
Sandra Toffolatti Manifestante socialista, Margherita Sarfatti
Paolo Musio Passante milanese, Stefano Pittaluga,
Cesare Sarfatti, Pietro Nenni, Italo Balbo
Raffaele Esposito Guido Keller, Giacomo Matteotti
Michele Nani Reporter
Tommaso Cardarelli Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Pasella,
Nicola Bombacci, voce Natale,
Conte Carminati Brambilla, Emilio De Bono,
Giuseppe Viola
Alberto Onofrietti Domenico Ghetti, camionista, operaio,
voce Natale, parlamentare, soldato,
Amerigo Dumini
Riccardo Bocci Gabriele D’Annunzio, cartomante, donna delle pulizie,
comandante, carabiniere, magistrato
Diana Manea Manifestante socialista, ragazza di Fiume,
Ida Dalser, donna socialista
Michele Dell’Utri Ferruccio Vecchi, Giovanni Gasti, operaio,
tipografo, parlamentare,
Cesare Maria De Vecchi, Augusto Malacria
Flavio Francucci Edmondo Mazzucato, portiere d’albergo,
operaio, voce Elezioni Rosse, Giovanni Cerea,
parlamentare, Michele Bianchi, Ovidio Caratelli
Francesco Giordano popolano, ubriaco, parlamentare
e con
Gabriele Brunelli Ardito, operaio, contadino piacentino,
guardia giurata, parlamentare, Albino Volpi
Giulia Heathfield Di Renzi Manifestante socialista, Bianca Ceccato,
ragazza fascista
Francesca Osso Manifestante socialista, ragazza di Fiume,
Velia Titta, Rosa Vagnoli
Antonio Perretta Passante milanese, soldato, socialista,
parlamentare, segretario, netturbino, magistrato
Beatrice Verzotti Manifestante socialista, ragazza di Fiume,
operaia, albergatrice, Rachele Mussolini,
Contessa Giulia Mattavelli, bagnante
produzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Teatro di Roma, Luce Cinecittà
Orari: da martedì a sabato, ore 19.30; domenica ore 16. Lunedì riposo.
Durata: circa tre ore
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org