Mio Padre, appunti sulla guerra civile, al Teatro Cooperativa

Il Teatro della Cooperativa di Milano dal 28 al 30 gennaio 2022 ha presentato Mio Padre, appunti sulla guerra civile di e con Andrea Pennacchi, autore e attore padovano alla guida della compagnia Teatro Boxer.
Su una scena scarna, con un tappeto sonoro creato dal vivo da Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, Andrea Pennacchi inizia il suo racconto, con quel modo tutto suo un po’ fanciulleso, un po’ pindarico. Si perchè per raccontare del padre, Pennacchi fa tanti salti nella sua stessa adolescenza. Lo vediamo a 17 anni, sempre indeciso se scegliere uno spritz col Campari o con l’Aperol, svegliato dai comandi in tedesco del padre.
Ogni tanto usa il veneto per stemperare i momenti più difficili della narrazione. Che scivola veloce, tra le rotondità del dialetto, le battute che muovono al riso e momenti tragici.
Perchè la storia è quella del padre divenuto partigiano a 17 anni e internato poi a Ebensee, in Austria. Una storia ricostruita con affetto e devozione dopo la sua morte visto che non parlava in famiglia di quel passato disumano.
Comincia dalla fine Pennacchi, dal 6 aprile 1945, quando i carriarmati americani liberano il campo di concentramento. Il padre, sopravvisuto insieme a due amici, è arrivato a pesare 38 chili. Sono dei non morti, in attesa di morte che in questi luoghi arriva per un si o per un no.
Il racconto procede talvolta a ritroso, talaltra lineare. Va popolandosi di vari personaggi che nascono da una parola, un aggettivo e prendono vita sul palco. Li vediamo quei ragazzi neanche maggiorenni dopo l’ignomignoso 8 settembre 1943 dove gli amici di prima sono i nemici di ora e tutto si mischia; anche il fascio è finito nel fascio tra terrore, fame, rabbia e guerra civile.
Vediamo chi li tradisce, Pippo, il suonatore di fisarmonica.
Sentiamo le anime strisciare nel campo di concentramento, i capò, le SS con i loro latrati e i loro ghigni, il pianto di Tombola sbranato dai cani per aver tentato la fuga.
E il monito dell’amico tenente, che ha creduto di servire la patria ed è stato abbandonato da lei. Era successo durante la campagna di Russia quando nella ritirata aveva visto i suoi soldati cadere uno ad uno, chiusi nel loro bozzolo di disperazione. É lui dei tre, ad aver capito come resistere in condizioni estreme: continuando a sognare. Usate la fantasia, dice loro quando può, sognate di essere altrove, perchè il sogno scalda il cuore.
Durante lo spettacolo, riderete per la bravura di questo attore capace di trovare la comicità nel tragico. Eppure resta dentro un che di amaro.
Teatro Della Cooperativa
via privata Hermada 8 – Milano
info e prenotazioni – Tel. 02 6420761
info@teatrodellacooperativa.it – www.teatrodellacooperativa.it
Biglietteria
da martedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato 18.00 – 20.00 (nei giorni di replica)
domenica 15.00 – 16.30 (nei giorni di replica)
Il ritiro dei biglietti potrà essere effettuato fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
I biglietti sono acquistabili anche online sul circuito Vivaticket
Orari spettacoli
(salvo diverse indicazioni)
venerdì e sabato ore 20:00
domenica ore 17:00
Biglietti
posto unico 20€
Come raggiungerci
MM3 Maciachini / MM2 Lanza + tram 4 (fermata Niguarda Centro)
MM5 Cà Granda + autobus 42, 52
autobus 42, 51, 52, 83, 166, 172
BikeMi 313 (V.le F. Testi), 315 (Cà Granda), 322 (M5 Cà Granda)
28 | 30 gennaio
Mio Padre, appunti sulla guerra civile
un racconto di e con Andrea Pennacchi
musiche Giorgio Gobbo (chitarra), Gianluca Segato (lap steel guitar)
produzione Teatro Boxer
con il patrocinio di ANED e ANPI Provinciale di Milano