MotoGP, il vero motivo della caduta di Marquez ad Austin
Il Gran Premio delle Americhe della MotoGP 2024 resterà nella storia per il record di tre vittorie con tre moto diverse di Maverick Viñales. Ma resterà anche nella memoria degli appassionati per la caduta di Marc Marquez. Il pilota spagnolo, in testa alla corsa, pregustava la prima vittoria in Ducati (o quantomeno di potersela giocare) quando l’anteriore lo ha tradito. Una caduta apparentemente senza preavviso, dopo sorpassi e sportellate come ai vecchi tempi, con Jack Miller prima e con Jorge Martin poi. Proprio sul più bello, a metà gara, mentre era al comando tallonato dal baby fenomeno Pedro Acosta.
Cosa è successo? A cosa può essere dovuta quella chiusura dell’anteriore avvenuta ancor prima di piegare?
La risposta è semplice: un problema ai freni della sua Ducati GP23.
A spiegarlo è lo stesso Marquez nel post gara: “Alla fine quando un pilota cade l’errore è del pilota, anche se in questo caso c’è un perché: per tutta la gara ho fatto tantissima fatica con il freno davanti. La leva toccava il dito e non potevo staccare bene. Per questo volevo mettermi primo: ho pensato che il cambio di temperatura mi avrebbe potuto aiutare. Quando sono arrivato a quella staccata e ho preso il freno in mano non ha frenato. Ho dovuto premerlo due volte e a qual punto, anche se la seconda volta ha frenato, la velocità era troppo elevata. La caduta, infatti, è avvenuta prima della curva perché non pensavo che la pressione sulla leva sarebbe stata così forte sulla pinza”.
Un imprevisto che ha resto Marquez imprevedibile, fin dai primi giri. Una scheggia impazzita, con gli avversari alla sua mercé: in particolare Miller, con cui si è toccato – perdendo pezzi – all’uscita della curva 11, e Martin, colpito alla ruota posteriore all’ultima curva.
A fine gara la confessione: “Più di un sorpasso non era voluto”. Ma chissà se anche queste manovre erano tra quelle “involontarie”.