Vuelta a España: Froome vs. Quintana

Comincerà domani l’ultima grande corsa a tappe della stagione, la Vuelta a España, con partenza da Jerez de la Frontera e finale suggestivo, dopo tre settimane di cammino spericolato e spirituale, a Santiago de Compostela, rinomata meta di pellegrini e non solo. Chris Froome (Sky), grande deluso del Tour de France 2014, sfiderà Nairo Quintana (Movistar), vincitore del Giro d’Italia 2014, sugli otto arrivi in salita in programma, e i 57 km delle prove contro il tempo – 1° tappa, cronosquadre di 12,6 km; 10° tappa, cronometro di 34,5 km; tappa finale, cronometro di 10 km. Mancherà il campione in carica Chris Horner (Lampre-Merida).
I Favoriti – Su un percorso come al solito molto impegnativo, i favoriti principali per la maglia rossa finale sono Chris Froome (Sky) e Nairo Quintana (Movistar). Il primo è atteso al riscatto, dopo la delusione del Tour de France, abbandonato a causa di ripetute cadute; il secondo è atteso per quello che sarebbe un grandissimo risultato: già vincitore dell’ultima edizione della Corsa Rosa, infatti, il giovane colombiano della Movistar, se dovesse vincere anche la Vuelta, porterebbe a casa due dei tre grandi giri della stagione. Oltre ai due atleti, proveranno a dire la loro, ovviamente, anche i corridori di casa Joaquim Rodriguez (Katusha) e Alberto Contador (Tinkoff-Saxo). I due, costretti al ritiro dal Giro d’Italia il primo, dal Tour de France il secondo, sono in cerca di riscatto. Purito ha corso il Tour de France con una condizione precaria, non riuscendo a conquistare nemmeno la maglia a pois di miglior scalatore, ma potrebbe aver trovato la condizione giusta per affrontare la Vuelta da protagonista. Senza troppo ambizioni, invece, il pistolero spagnolo, ritiratosi dal Tour de France per la frattura della tibia. Lui rimane un’incognita: potrebbe trovare la condizione giusta strada facendo, o potrebbe decidere di correre in previsione degli ultimi appuntamenti della stagione, Mondiale di Ponferrada su tutti. Sicuramente, Contador non correrà in maniera anonima.
Gli outsiders – A giocarsi il podio e una possibile vittoria finale ci sarà Alejandro Valverde (Movistar), anche se le gerarchie di squadra sembrano favorire Quintana, con i reduci del Giro d’Italia, Fabio Aru (Astana) e Rigoberto Uran (Omega Pharma-QuickStep), chiamati a ripetere quanto di buono messo su strada nella Corsa Rosa. Da monitorare anche Thibaut Pinot (Fdj), autore di un Tour de France da incorniciare concluso al terzo posto, e Carlos Betancur (AG2R La Mondiale), vero punto interrogativo di questa stagione. Il talentuoso colombiano non ha corso né il Giro né il Tour, non è in ottimi rapporti con il suo Team, ma proverà comunque a lasciare il segno, così come Wilco Kelderman e Robert Gesink, pronti a regalare una gioia alla Belkin. Proverà a far bene, come sempre, il veterano Cadel Evans (Bmc), abituato a non mollare mai, mentre c’è molta curiosità intorno a Warren Barguil (Giant-Shimano), talento classe 1991, desideroso di far classifica e vincitore lo scorso anno di due frazioni proprio alla Vuelta. Da sorvegliare, attentamente, anche i Garmin-Sharp, al via con Daniel Martin e Andrew Talansky, entrambi molto sfortunati in questa stagione.
I velocisti – Molto interessante anche la lotta per la conquista delle volate, con l’Italia che può fare affidamento su Andrea Guardini (Astana) e Matteo Pelucchi (IAM Cycling), pronti a lanciarsi negli sprint per contendere la vittoria a Nacer Bouhanni (Fdj), John Degenkolb (Giant-Shimano) e il solito Peter Sagan (Cannondale). Questi dovranno guardarsi le spalle da Yahueni Hutarovic (AG2R La Mondiale), Garard Ciolek (MTN – Qhubeka), Tom Boonen (Omega Pharma-QuickStep) e Michael Matthews (Orica GreenEdge), corridori esperti e capaci di sfruttare le minime incertezze dei colleghi.
Giacomo Di Valerio
22 agosto 2014