Calciomercato, i colpi meno eclatanti su cui scommettere
SI è appena concluso uno dei mercati di riparazione più sorprendenti di sempre. Vlahovic e Zakaria alla Juve, Gosens all’Inter, Sergio Oliveira alla Roma, sono i colpi più entusiasmanti. Ma non i soli. Proviamo a scoprire insieme quelli meno sensazionali, ma che potrebbero essere comunque determinanti, nel presente o nel futuro.
Piatek e Cabral per non far rimpiangere Vlahovic
Della Fiorentina si è parlato solo per la cessione del suo bomber principe. Vlahovic, lo sappiamo, è stato strappato ai viola dalla Juve per circa 70 mln, dopo una lunga querelle sul rinnovo. Quasi snobbati, invece, coloro che dovrebbero sostituirlo: Piatek e Cabral.
Il Pistolero torna in Italia dopo due anni all’Hertha Berlino condite da 13 reti in 58 presenze. All’apparenza troppo poche per pensare di non far rimpiangere Vlahovic. Ma la scommessa sta proprio qui. Prima dell’esperienza tedesca, il polacco aveva fatto faville con la maglia del Genoa, attirando l’attenzione di mezza Europa. La spuntò il Milan, alla ricerca di un numero nove di spessore. E per metà campionato 2018-2019 Piatek lo è stato, prima del netto calo della prima parte di stagione successiva. Se dovesse ritrovarsi, staremmo parlando di un colpo favoloso. Già, se…
Arthur Cabral è un brasiliano con caratteristiche più europee che sudamericane: per conformazione fisica (è alto 1,86 centimetri per quasi 90 kg) non può essere un funambolo, sebbene disponga di un buon dribbling. É un centravanti moderno con un gran tiro, che a Basilea ha fatto registrare numeri importanti (28 gol in 31 partite). Gli piace defilarsi e contribuire alla manovra offensiva. Sulla carta un simil Vlahovic. Sulla carta…
Nuova freccia per Gasperini
Se ne è parlato, per carità, ma forse non abbastanza. Jeremie Boga ha quasi tutte le caratteristiche di un tipico Gasperini’s boy, e sappiamo che il tecnico dell’Atalanta difficilmente fallisce di completare la plasmatura. L’ex Sassuolo è veloce, anzi velocissimo, e potente. Partito Gosens, può essere una valida alternativa a sinistra. Unico neo: per schierarlo occorrerebbe modificare il sistema di gioco ed è una scelta che paga solo col tempo.
Pellegri per l’esplosione
Forse la scommessa più pura: Pietro Pellegri al Torino. Il ragazzo prodigio lanciatosi al Genoa ad appena 16 anni sembra aver perso il tocco magico. Dopo due anni avari di gioie in Francia e metà campionato da terza punta al MIlan, l’attaccante cerca più che altro minuti e continuità. E con quelle, per uno con le sue qualità, di solito arrivano anche i gol. Certo, non è semplice visto anche l’affollamento del reparto offensivo granata; ma a (quasi) 21 anni il futuro è tutto da scrivere.
Piccoli, il centravanti del futuro
Concludiamo con Roberto Piccoli, il miglior investimento che il Genoa potesse fare. All’Atalanta era chiuso da una schiera di compagni di squadra; al Genoa ha solo Destro davanti a sé. Il massimo, per un ragazzo di 21 anni, poter apprendere i segreti di un compagno più esperto e cercare di sommarli ai propri per sfilargli la maglia da titolare. Il fisico è possente, il senso del gol spiccato. Dice di ispirarsi a Mandzukic, ma somiglia più a Vieri. Se farà anche solo la metà dei gol di uno di questi due…