Champions: Barella salva l’Inter, Slavia Praga raggiunto nel recupero
Il tabellino:
Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar; Candreva (4′ st Lazaro), Gagliardini, Brozovic (26′ st Barella), Sensi, Asamoah; Lukaku, Lautaro Martinez (27′ st Politano). A disposizione: Vecino, Padelli, Godin, Sanchez. Allenatore: Conte.
Slavia Praga (4-3-2-1): Kolar; Coufal, Kudela, Hovorka, Boril; Traore (15′ st Zeleny), Soucek, Husbauer; Stanciu, Olayinka (40′ st Provod); Masopust (34′ st Helal). A disposizione: Skoda, Markovic, Tecl, Frydrych. Allenatore: Trpišovský.
Arbitro: Buquet (Fra).
Marcatori: 18′ st Olayinka (S), 47′ st Barella (I).
Note: Ammoniti: Asamoah, Martinez, Politano (I), Hovorka, Soucek (S). Recupero: 1′ e 8′. Calci d’angolo: 3-2 per lo Slavia Praga.
La partita:
Brutta esordio in Champions League per l’Inter di Antonio Conte. Sul prato verde di San Siro, i nerazzurri impattano 1-1 contro un sorprendente Slavia Praga, raggiunto solo nel recupero grazie alla prima rete interista di Barella. Una prestazione scialba quella dei padroni di casa, mai in grado di comandare il gioco e intimorire un avversario fisico ma decisamente inferiore dal punto di vista tecnico. Non un buon segnale per il Derby, ormai alle porte.
Nel primo tempo l’Inter fa fatica ad esprimersi in verticale. Gli ospiti pressano alto e impediscono ai nerazzurri di sviluppare il proprio gioco, che si mostra lento e prevedibile. Lukaku e Lautaro Martinez si muovono ad una distanza eccessiva l’uno dall’altro, ostacolando l’apertura di spazi per l’incursione dei centrocampisti. Nonostante il conto dei tiri effettuati, doppio rispetto allo Slavia, le uniche occasioni arrivano da calcio piazzato: prima de Vrij, poi D’Ambrosio non sfruttano le pennellate da fermo di Sensi, nuovamente uno dei migliori in campo.
Limiti tecnici a parte, lo Slavia Praga è una squadra vera, attenta e organizzata. E lo dimostra appieno nella ripresa. Tra il 50° e il 65°, gli uomini di Trpišovský si scatenano in sortite offensive che sfociano nella rete di Olayinka, bravo a ribadire in rete una respinta corta di Handanovic. Con l’Inter stordita, Masopust e Stanciu hanno l’occasione per sferrare il colpo del ko, ma si divorano il raddoppio lasciando intatte le speranza nerazzurre di vittoria.
Il forcing finale interista è feroce e, per la gioia di San Siro, anche produttivo. Barella trova l’angolino dopo una traversa colpita su punizione da Sensi, e se poco dopo Lukaku non si divorasse il 2-1, avremmo visto Conte arrampicarsi fino all’ultimo anello del ‘Meazza’. E forse, a fine gara, non lo avremmo sentito parlare di “delusione e passi indietro”.