Alma-Fortitudo, la prima battaglia è di Trieste: gara-1 termina 85-75

In una cornice di pubblico da brividi (6645 spettatori), a prevalere è la squadra giuliana, trascinata da un Parks monumentale.
La cornice – Seimilaseicentoquarantacinque. È il dato, da record, comunicato ufficialmente dalla società triestina e che da solo rende l’idea del contesto in cui ha avuto vita una gara-1 vibrante, giocata sul filo dei nervi e con intelligenza cestistica da parte di entrambe le squadre, non a caso guidate in panchina da due coach di alto profilo per la Lega. Matteo Boniciolli per la Fortitudo (peraltro triestino di origine, ma inviso alla tifoseria di casa per episodi ormai di vecchia data), ed Eugenio Dalmasson per Trieste, timoniere di una compagine, quella biancorossa, che continua a stupire e a sognare legittimamente la promozione in Serie A.
Primo quarto nel segno della Effe. Poi Trieste si fa sotto con pazienza – Dopo un primo quarto in cui la Fortitudo aveva fatto vedere tutto il meglio di sé, portandosi avanti fino ad un inatteso 13-23 al decimo minuto di gioco, Trieste riusciva, nella seconda frazione, a non perdere la testa, riavvicinandosi punto su punto fino al 39-42 di fine secondo quarto. Se nei primi dieci minuti Bologna aveva dato prova di tutta la sua concretezza offensiva e della sua efficacia difensiva, nella seconda frazione l’Alma dimostrava un’importante solidità mentale, oltre che tecnica, e trovava nel giovane Baldasso (classe 1995) l’uomo dell’avvio della rimonta, concretizzata poi nel terzo periodo.
Il sorpasso dei padroni di casa – Al rientro dagli spogliatoi la tripla di Cavaliero (mai altro acquisto fu più azzeccato) fissava la parità a quota 42, mentre un stellare Jordan Parks, nella bolgia che iniziava a stordire gli ospiti, firmava il canestro del sorpasso (44-42). Dopo la “mattanza” subita a rimbalzo nel primo quarto, in cui il team di Boniciolli sembrava poter dominare, la situazione si invertiva letteralmente nella seconda parte di gara, in cui ad emergere era, ancora una volta, l’americano Parks (autore a fine partita di 26 punti, conditi da 12 rimbalzi per un eloquente 34 di valutazione complessiva). Il terzo quarto si chiudeva dopo un parziale di 24-12 per Trieste (63-56), con la Fortitudo che non riusciva a contenere l’energia strabordante della squadra di Dalmasson, neanche dopo due timeout consecutivi chiamati da caoch Boniciolli nel giro di pochi minuti.
Il trionfo finale – L’ultima frazione si apriva quindi con l’inerzia tutta dalla parte dei padroni di casa, trascinata da un pubblico che – dati alla mano – fatica a vedersi anche nella massima serie. La tripla di Baldasso assicurava un nuovo vantaggio in doppia cifra per Trieste, mantenuto fino alla tripla di Javonte Green (al rientro da un infortunio alla caviglia), che suggellava il successo dell’Alma ai danni della Fortitudo con il punteggio di 85-75.
Il commento – Una partita che ha sicuramente divertito e trascinato, che ha dato prova di come Trieste sia determinata ad andare fino in fondo, indipendentemente dal blasone e dalla fama delle avversarie che di volta in volta le si porranno davanti. Se i due americani Parks e Green continueranno ad esprimersi su alti livelli, coadiuvati da un nucleo di italiani di elevata caratura come Cavaliero, Da Ros, Bossi e Cittadini, sarà difficile per chiunque violare le mura del PalaTrieste. Dall’altra parte è nel complesso positiva la prova di Legion e Mancinelli, autori rispettivamente di 22 e 15 punti, anche se il primo è apparso troppo solo in attacco e il secondo, a dispetto dell’innegabile esperienza, eccessivamente condizionato dal nervosismo.
Resta comunque il solo primo atto di una serie che si annuncia lunga e combattuta, in cui a sfidarsi sono due piazze ambiziose, trascinate da tifoserie appassionate e competenti. Il fattore campo potrebbe risultare decisivo, così come un eventuale colpo fuori casa potrebbe rivelarsi un autentico jolly per l’agognata finalissima. Appuntamento a mercoledì per gara-2 (si gioca al meglio delle cinque partite), ancora all’Alma Arena di Trieste, a partire dalle ore 20.