L’Empoli espugna San Siro, 0-1 all’Inter

La gioia della vittoria in Supercoppa lascia subito il posto all’amarezza di una sconfitta che potrebbe pesare, e parecchio, in chiave scudetto. L’Inter perde in casa 0-1 contro l’Empoli e vede allontanarsi il Napoli capolista, ora a +13. Il rosso a Skriniar (l’ultimo della sua avventura in nerazzurro?) mette in salita una gara comunque approcciata male. Ritmo lento dei padroni di casa ma meriti a un avversario che tiene testa con personalità. E che sfrutta la superiorità, giocando di rimessa e colpendo nella ripresa con Baldanzi, appena inserito da Zanetti.
Inzaghi ritrova Barella, a cui affianca Mkhitaryan e Calhanoglu, quest’ultimo nella posizione del lungodegente Brozovic. In avanti Correa, preferito a Lukaku e Dzeko, affianca Martinez.
Zanetti deve rinunciare a Destro, Tonelli, Grassi e Ismajli. Out anche lo squalificato Marin. 4-3-2-1 il modulo scelto.
Inter ai bassi regimi. Ingenuità Skriniar
L’Empoli parte bene, con l’atteggiamento giusto. Le prime due conclusioni sono ospiti: al 12° Cambiaghi, imbeccato da De Winter, impegna Onana sul primo palo; cinque minuti dopo Caputo si gira bene ma il suo tiro è deviato da de Vrij. L’inter fatica a scaldarsi, l’Empoli chiude tutti gli spazi. Il ritmo è lento, il gioco prevedibile. Ci prova Dimarco al volo, senza successo. Ci riprova Martinez al 32°, e sfiora il palo alla sinistra di Vicario con una bella girata.
Negli ultimi quindici minuti i nerazzurri chiudono gli avversari, ma non riescono a concretizzare. L’attacco leggero non attacca lo spazio come dovrebbe, i ripetuti cross sono facile preda della difesa. Poi al 39° succede ciò che non ti aspetti: intervento scomposto di Skriniar sulla trequarti, secondo giallo e Inter in dieci.

L’Empoli trova spazi e passa con Baldanzi
Inzaghi ridisegna la squadra passando a un 3-5-1 con Bellanova al posto di uno spento Correa. Il giovane nerazzurro provoca subito un brivido ai suoi tifosi con un retropassaggio sciagurato che Bajrami non sfrutta. Al 51° ancora pericolosissima l’Empoli, con Cambiaghi che sfugge a de Vrij e mette in mezzo per Caputo, su cui chiude in scivolata Darmian: provvidenziale.
L’Inter si affaccia con costanza nella metà campo avversaria, lasciando spazio alle ripartenze ospiti. Al 58° è Cambiaghi a capitanare un pericoloso 3 contro 2 concluso da Bajrami addosso a Onana.
L’Empoli prende sempre più coraggio, oltre che campo. E al 66° passa: bravo Baldanzi, appena entrato, a finalizzare con un sinistro rasoterra un ottimo contropiede, l’ennesimo degli ospiti.
Inzaghi affianca Dzeko a Lautaro, troppo isolato. Proprio il bosniaco ha l’occasione per pareggiarla, ma chiude troppo la girata di destro.
I cambi rendono l’Inter tatticamente più equilibrata. La palla è sempre tra i piedi dei nerazzurri, a testa bassa in avanti. Il forcing è asfissiante, il “Meazza” una bolgia. La traversa nega il pareggio (colpo di testa involontario di Luperto su corner di Asllani), poi entra Lukaku per sfidare anche la sfortuna. Ma non basta. Finisce 0-1.
