Serie A – Strada verso il Maipei Stadium

Il tre a zero del Milan ai danni del Sassuolo segnano la fine della corsa al vertice di questa lunga e travagliata Serie A, mentre il pareggio tra Cagliari e Venezia segnano la fine del calvario per la lotta nella massima serie
Una corsa all’Europa che non era scontata, ma già abbozzata nelle ultime giornate senza destare troppe sorprese. Con i quattro posti in Champion’s League mai vacillanti, soltanto il mancato sorpasso della Fiorentina ai danni della Roma, che pareggia uno ad uno con il Venezia alla 37esima. poteva rappresentare il grande imprevisto
Road to Maipei Stadium
In trentasei minuti di gioco il Milan si porta a casa il suo diciannovesimo scudetto, forse quello più inaspettato, quello del non succede, ma se succede… e non perché non avessero il potenziale per agguantare tale obiettivo, ma perché il gruppo era ancora nuovo sotto certi punti di vista e perché ad Agosto la strafavorita era sempre l’Inter.
La perdita di Lukaku, Hakimi ed Antonio Conte in panchina avevano destato qualche sospetto, ma restavano indubbiamente la squadra da battere; la conquista della Coppa Italia ed una differenza reti invidiabile, 84 gol fatti e 32 subiti, ne confermano la qualità della rosa
Proprio la rosa è stata probabilmente la grande sorpresa di questo Milan che, con “soli” 69 gol segnati e 31 subiti, chiude con un secco +2 sui cugini. Se i numeri non sono dalla loro parte, allora qual è stato il segreto della loro vittoria?
Il gruppo Milan, composto da veterani come Ibrahimovic e Giroud, insieme a sorprese come Tomori e Kalulu convincono e si muovono come fossero una cosa sola. La polemica Kessie a campionato in corso, il grave infortunio di un giocatore fondamentale come Kjaer non hanno minimamente fatto vacillare i rossoneri.
Ogni giocatore ha sempre risposto presente egregiamente, sostituendo il compagno nel migliore dei modi possibili. In un campionato a venti squadre, con 38 partite più eventuali Coppe nazionali ed internazionali, è di fondamentale importanza avere un gruppo nutrito e ben amalgamato; Pioli in questi anni ha messo in piedi quasi dal nulla un’ottima squadra, chapeau!
Napoli e Juventus: non basta il muso corto
Entusiasmo altissimo, bel calcio, uno stadio intitolato a Maradona e Spalletti che, almeno nella fase iniziale, convince Napoli e i napoletani. Subito primi in classifica con una differenza reti invidiabile che subisce una battuta d’arresto soltanto con Osimhen in volo per la Coppa d’Africa.
Sembrava essere l’annata giusta, nulla poteva andare storto eppure il Napoli cade negli stessi errori dell’ultimo decennio appena trascorso, dove ci arriva davvero vicino per perdere poi nello sprint finale la corsa
Stesso discorso per la Juventus, con Max Allegri pronto a rimettere la chiesa al centro del villaggio. Nessuno pensava potessero lottare davvero per lo scudetto, ma se la storia ci insegna qualcosa, è che la Juventus non muore mai e che sarà sempre un avversario da tenere d’occhio.
Un inizio campionato da incubo facevano pensare davvero alla fine dei zebrati, almeno come li abbiamo conosciuti negli ultimi dieci anni, invece poi un girone di ritorno di tutto rispetto, calcio pulito, a muso corto come direbbe Allegri, li fa piombare di diritto al quarto posto, valido per la Champion’s League; anche quest’anno! Peccato per la sorpresa del sottomarino giallo!
Roma e Lazio: le sponde del Tevere in Europa League
L’anno di Mourinho e Sarri in panchina hanno fatto pensare subito ad un campionato esplosivo, ma che di esplosivo ha visto soltanto due derby molto accesi ed avvincenti. Il campionato per entrambi è andato ad alti e bassi, ma è evidente che il gioco voluto da entrambi gli allenatori è ancora lontano dall’essere assimilato dai calciatori.
La Lazio conferma la sua presenza in Europa League, sopra i cugini romanisti, mentre questi ultimi sono freschi della vittoria, ai danni del Feyenoord, in Conference League. Dopo dodici anni un trofeo internazionale torna ad essere sollevato da un’italiana!
Chi resta in Serie A?
Davide Nicola, allenatore della Salernitana, sta già preparando delle scarpe comode per arrivare in Vaticano. Aveva promesso ai suoi ragazzi che, qualora fossero riusciti nell’impresa di restare in Serie A, avrebbe compiuto questa follia e le promesse, lui, è uno che le mantiene
Nonostante la sconfitta pesantissima per ben quattro reti, il Cagliari, che aveva mostrato segni di ripresa importanti a Gennaio e Febbraio, non riesce a battere il Venezia e con un grande amaro in bocca per non essere riusciti neanche a violare la rete, non effettua il sorpasso ai danni proprio della Salernitana e scende in Serie B, nella trentottesima giornata.
Venezia che invece saluta la massima serie, insieme al Genoa, da ormai diverse giornate, ma che decide comunque di onorare la sua presenza fino all’ultimo, non concedendo nulla al Cagliari.
Di queste posizioni sarà felice Verde che aveva promesso di farsi la barba bianca qualora il suo Spezia riuscisse a restare in A!
Una Serie A lunga e davvero strana
La stagione 2021/2022 ci ha lasciati con il fiato sospeso fino all’ultima giornata. E’ stato l’anno del tuttoesaurito negli stadi di Serie A dopo due anni di chiusure, restrizioni. Il calcio è tornato ad essere lo sport che tutti amiamo, con i cori, gli striscioni, gli abbracci, le corse per arrivare nel parcheggio.
Chi vincerà il prossimo anno?