Mobilità sostenibile

Siamo nel bel mezzo della preferenziale di viale delle Milizie, quel tratto che hanno appena rifatto per intenderci, quando ad un certo punto nel buio delle cinque di pomeriggio dell’ora solare, sembra di intravedere davanti a me una giraffa in miniatura, un bipede mobile, non saprei come definirlo, qualcosa dall’andatura calma ma allo stesso tempo sfuggente come un velociraptor. La signora seduta sui sedili posteriori è a telefono con la madre quando sembra bisbigliare qualche imprecazione contro quell’essere che mi si è appena palesato davanti. D’un tratto non capisco come sia possibile che un mezzo che sembra far risparmiare tempo agli utenti, possa di contro generare tale astio.
Monopattini sì, monopattini no?
E’ un argomento che taglia la popolazione a metà, è l’oggetto più controverso della mobilità romana: il monopattino. Se da un lato molte persone lo amano dall’altro in tanti lo odiano. Perché? La risposta è racchiusa nella trama delle complicate strade di Roma. Il monopattino elettrico ha cambiato il modo di muoversi in città durante la pandemia. Il fenomeno è iniziato nel 2020 con il Decreto Rilancio che prevedeva un bonus fino a cinquecento euro per il suo acquisto. Il mondo della smart mobility sembra trovarsi d’accordo sul risparmio di tempo e riduzione di inquinamento, ma cosa ne pensa il resto del mondo? ovvero quelli che amano spostarsi sulle quattro ruote?
L’argomento è tanto discusso quanto messo a tacere. I monopattini esistono e dobbiamo imparare a conviverci. L’importante è avere le accortezze necessarie per non rimetterci la pelle e non arrecare danni al prossimo, per esempio guidando in modo improprio da una carreggiata all’altra, andando contromano, salendo sui marciapiedi e, peggio ancora, non rispettando le segnaletiche luminose. A tal proposito la Francia con portavoce Parigi capitanata dalla sindaca Anne Hidalgo ha vietato i monopattini elettrici dal primo settembre 2023, mentre l’Italia ancora spera nel buon senso dei cittadini, anche se il nuovo codice della strada 2024 segna una svolta, introducendo nuove regole per i bipedi elettrici come targa di assicurazione obbligatoria. Insomma tutto è bene quel che finisce bene.. o non finisce! Se da un lato in molti continueranno a inveire contro i monopattini elettrici per via delle imprudenze dei conducenti, dall’altra possono dormire sonni tranquilli perché nuove regole sono state introdotte al fine di regolare il servizio della mobilità (in)sostenibile.