La terza guerra mondiale e Albert Pike, tra profezie e determinismo

Ci siamo occupati negli ultimi scritti per questa rivista di compiere un’analisi dell’attuale conflitto sulla striscia di Gaza.
Oggi vogliamo concludere la “trilogia” dei contributi a mia firma con la conoscenza di un personaggio di cui troppo poco si parla, Albert Pike.
Albert Pike (1809-1891) fu un avvocato, giornalista e generale dell’esercito degli Stati Confederati d’America.
Avido collezionista di libri, di sé amava dire “sono capriccioso nelle mie letture”. Studiava con grande interesse le religioni, anche quelle scomparse da secoli e la filosofia delle culture antiche, che – diceva lo aiutavano a meglio comprendere l’intera umanità.
Aveva una spiccata simpatia per i nativi americani, che rispettava assai più di quanto non rispettasse la sua stessa razza.
È ritenuto a tutt’oggi da molti il Papa (ed il papà) della massoneria di rito scozzese.
Nato a Boston nel 1809, nell’agosto del 1825 fu ammesso ad Harvard ma, dopo aver rifiutato la regolarizzazione dei pagamenti delle tasse scolastiche, a complemento degli esami dei primi due anni che aveva superato, continuò gli studi da autodidatta e divenne insegnante in varie città dello Stato. Visse alcuni anni di caccia e commercio trasferendosi ad ovest poi, nel 1833, riprese gli studi in legge e nel 1837 divenne Advocate.
In Massoneria, ricoprì la funzione di Sovrano Gran Commendatore dal 1859 fino alla sua morte, nel 1891.
In un discorso del 1889, tenuto in Francia agli alti gradi della Massoneria, il generale Pike aveva pronunciato parole che ancora oggi danno vita a ampi dibattiti: “Ciò che dobbiamo dire alle folle è che (…) la religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da tutti noi iniziati degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferina.
Lucifero è Dio e sfortunatamente anche Adonai è Dio. Per la legge eterna, per cui non v’è luce senza ombra, bellezza senza bruttezza, bianco senza nero, l’assoluto può esistere solo come due divinità: essendo l’oscurità necessaria alla luce per servirle da contrasto…”
Ma ciò che più rileva ai fini della presente è una fitta corrispondenza intrattenuta con Mazzini. Ai fini del nostro studio sono significative due lettere in particolare: quella che Mazzini inviò al Pike il 22 gennaio 1870 e quella del Pike a Mazzini datata 15 agosto 1871. Jean Lombard annota che questa corrispondenza si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede del Rito Scozzese di Washington, ma di consultazione vietata. Tuttavia la lettera di Albert Pike, scritta il 15 agosto 1871, venne una volta esposta al BritishMuseum Library di Londra. Là un ufficiale di marina canadese, il commodoro William Guy Carr (presente in veste di consulente per gli Stati Uniti alla Conferenza di San Francisco del 26 giugno 1945) potè prenderne conoscenza e pubblicarne un riassunto nel libro citato Pawns in the Game.
In queste lettere esponeva chiaramente gli scenari che si sarebbero dovuti verificare con le 3 guerre mondiali.
“La prima guerra mondiale – scriveva – deve essere determinata per consentire agli Illuminati di distruggere il potere degli Zar in Russia e di rendere quel paese una fortezza del comunismo ateo.
Le divergenze causate dagli agentur degli Illuminati fra gli imperi britannici e germanici saranno usate per fomentare questa guerra. Alla conclusione della guerra, il comunismo sarà sviluppato ed usato per distruggere gli altri governi e per indebolire le religioni.”
La guerra del ‘15/‘18 e la rivoluzione russa sono andate così, ci sembra.
Ma Pike anticipa anche quella che sarebbe stata la seconda guerra mondiale (si noti che lui non parla come qualcuno che profetizza ciò che accadrà, nei suoi scritti parla usa il verbo “fomentare”):” La seconda guerra mondiale deve essere fomentata approfittando delle differenze fra i fascisti ed i sionisti politici. Questa guerra deve essere determinata in modo da distruggere il nazismo e che il sionismo politico sia abbastanza forte per istituire uno stato sovrano di Israele in Palestina”
E anche stavolta, pare proprio che la storia gli dia ragione sul secondo conflitto mondiale.
Veniamo ora alla terza guerra mondiale. Stando a quanto il Pike scrisse a Mazzini: “La Terza guerra mondiale deve essere fomentata approfittando delle differenze causate dagli agenti degli Illuminati fra i sionisti politici ed i capi del mondo islamico.
La guerra deve essere condotta in modo tale che l’Islam e il sionismo politico si distruggano reciprocamente.
Nel frattempo le altre nazioni, una volta di più divise su questa circostanza saranno costrette a combattere fino al punto di un completo esaurimento fisico, morale, spirituale ed economico… “
Avrà avuto ragione anche stavolta? Ai posteri l’ardua sentenza.