La scrittura dei mancini
La scrittura dei mancini ha caratteristiche particolari e conseguenti possibili difficoltà di esecuzione che ne derivano.
Svolgendosi da sinistra verso destra, la scrittura si muove nel senso naturale di movimento sul rigo della mano destra. Il braccio destro si allontana progressivamente dal busto verso l’esterno.
Chi invece usa la mano sinistra, procedendo verso destra copre quanto scrive (sbavature, mancanza di correzioni eventuali, omissioni/errori) e il braccio sinistro si avvicina, nel proseguo dello scritto, al busto che intralcia il movimento.
Spontaneamente il mancino altera alcuni segni:
* i trattini delle t vengono apposti da destra verso sinistra
* il movimento degli occhielli è orario (imitazione dei gesti che vengono tracciati dall’insegnante con una mano diversa)
* spesso i segni Accartocciata, Ascendente e Disordinata sono più frequenti rispetto alla grafia dei destrimani.
Spesso trovano soluzioni originali nei collegamenti tra lettere o in altri punti del tracciato grafico, soprattutto quando hanno acquisito dimestichezza con lo scrivere.
A quel punto, diminuiscono significativamente – sino a scomparire del tutto nella maggioranza dei casi – gli errori comuni come l’omissione di lettere finali o l’inversione di sillabe dal suono compatibile.
Anche la scrittura speculare, all’inizio dell’apprendimento piuttosto frequente soprattutto nei numeri, si rivelerà un disturbo temporaneo non legato a problemi di lateralizzazione e neppure a disturbi di organizzazione spaziale, quindi superabile se non dovuto a danni cerebrali.
Tuttavia, esistono delle rilevate e specifiche difficoltà motorie nel mancino che ricadono sulla grafia.
Sovente chi usa la sinistra come mano scrivente, ha risultati inferiori ai destrimani nella motricità manuale, a scapito di rapidità e precisione, nell’orientamento e strutturazione spaziale. Questo probabilmente perché la mano del mancino, per quanto abile , ha un’efficienza inferiore.
In rieducazione occorre, pertanto, tenere presenti tali caratteristiche, soprattutto nel caso in cui un bambino mancino abbia risultati inferiori a quelli attesi.
La posizione del corpo è molto importante. In generale, sia per i destrimani che per i mancini, è necessario porre particolare attenzione alla postura che si assume da seduti mentre si scrive.
Una postura scorretta deve essere modificata perché, anche se all’inizio non pregiudica l’apprendimento della scrittura, quando vengono richieste delle prestazioni più complesse (es. la velocità, la personalizzazione, ecc. ) può accadere che esse non vengano raggiunte anche a causa di una postura scorretta.
L’altezza della sedia dovrebbe permettere al bambino di poggiare bene i piedi a terra ed in linea con le anche, le ginocchia e le caviglie ad angolo di novanta gradi: questo accorgimento gli permette di modificare la postura man mano che si prosegue nella scrittura.
Il banco dovrebbe essere più alto di circa cinque centimetri rispetto all’altezza del gomito; se fosse più alto il bambino tenderebbe a sollevare la spalla e questo limiterebbe la libertà di movimento rendendo più difficile controllare il lavoro di scrittura già eseguito.
Al contrario, se il banco fosse troppo basso, il bambino tenderebbe a scivolare sotto il piano o ad inclinarsi in avanti.
di Rossana Agnolin
8 Novembre 2013