Il Senato ha approvato il decreto Milleproroghe

Ieri 13 febbraio, Il Senato ha approvato con 97 voti favorevoli (a discapito dei 57 contrari) il decreto Milleproroghe. Dopo che il governo aveva messo la questione di fiducia, tramite il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, le modifiche sono state approvate dalla Commissione affari costituzionali.
Il decreto andrà alla Camera la prossima settimana, in seconda lettura, e dovrà essere convertito in legge entro il 25 febbraio.
Cosa prevede il decreto Milleproroghe
Con il decreto Milleproroghe, viene riaperta la finestra della rottamazione quater, per chi aveva aderito all’agevolazione, ma era decaduto per mancato pagamento delle rate. Si potrà essere riammessi, facendo una dichiarazione entro il 30 aprile 2025.
Il pagamento delle somme potrà essere effettuato in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2025, oppure in un massimo di 10 rate consecutive.
Tra le altre novità del decreto, vi è il mancato rinvio per l’entrata in vigore dell’obbligo per le imprese di stipulare un’assicurazione contro gli eventi catastrofali.
Un elemento centrale è poi lo stop definitivo alle multe non pagate da coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione, durante la pandemia. «È una pietra tombale sul periodo Covid», ha dichiarato la capogruppo in Commissione Covid di FdI, Alice Buonguerrieri.
Dopodiché, è stato prolungato di 4 mesi lo scudo erariale per gli amministratori locali, che era stato attivato durante la pandemia.
Per quanto riguarda la stagione balneare 2025, è decaduto il requisito della maggiore età per diventare bagnini, “per consentire la continuità del servizio”. In più, i brevetti “in corso di validità alla data del 30 settembre 2024, con termine di scadenza compreso tra il 1 ottobre 2024 e il 29 settembre 2025, restano validi fino al 30 settembre 2025”.
Passando invece al settore istruzione, le scuole avranno tempo fino al 31 dicembre 2027 per adeguarsi alla normativa antincendio.
Per ultimo, è saltata anche la proroga dell’entrata in vigore della Sugar tax (prevista da luglio), l’imposta sulle bevande edulcorate.