Diario di viaggio a Creta

La Grecia è un paese affascinante, scoprirne una piccola parte è stata una bellissima avventura. Il mio viaggio si snoda sull’isola di Creta.
Creta è davvero un’isola incredibile, il tempo a disposizione non era molto, ad ogni modo ho provato a sfruttarlo al meglio. Appena arrivato all’aeroporto di Chania, ho preso un taxi per La Canea. Il mio consiglio è di non utilizzare taxi, il servizio di trasporti è ottimo, nessun ritardo e autobus ogni 15 minuti. La fermata del bus che dall’ aeroporto porta a La canea è il 21. Ci sono 2 aeroporti, uno ad Eraklion, che è la capitale dell’isola, e La Canea (Chania) una delle città principali a ovest dell’isola. Seppur facesse molto caldo ho deciso di dedicarmi all’esplorazione. Aprile non è ancora adatto per la balneazione.
Diario di viaggio a Creta, giorno uno
Il primo giorno ho deciso di spenderlo a Chania, una città che affaccia sul mare, colonizzata dai veneziani, mantiene il porto veneziano e l’impostazione della “città vecchia” ricca di stradine colorate e strette con negozi che si aprono uno di fianco all’altro. E’ incredibile il mix di sensazioni e positività che riescono a trasmettere tutti quei colori. Sul lungo mare troviamo i ristoranti principali della città, una distesa di locali che abbracciano il porto antico. Tra le specialità locali c’è la celebre insalata greca, frittura di pesce, moussaka o gyros. Come primo pranzo ho optato per una frittura di pesce, i prezzi sono molto bassi e le promozioni comprendono tutto. Ogni pranzo è accompagnato dalla celebre rakja, un distillato di uva simile alla grappa italiana che ha una gradazione molto alta, è consigliato come digestivo. Consiglio di non farsi prendere la mano, se all’inizio sembra molto forte, dopo un paio di rakja sembrerà di bere acqua, il giorno seguente non sarà così divertente.
Nel pomeriggio ho girato tra le numerose bancarelle greche che offrono prodotti tipici della cultura ellenica. Ho portato via della salsa tzatziki, dell’olio della Siria, e diversi profumi dell’isola.
Diario di viaggio a Creta, giorno due
L’Alba vista da Porto Kalamaki è uno spettacolo indescrivibile, le temperature nel mese di aprile consentono piacevoli passeggiate sul lungomare. Il secondo giorno si fa tappa a Rethimo, una città turistica sulla costa dell’isola di impostazione simile a Chania. Rethimo dista circa 40 km da Chania, raggiungibile in bus dalla stazione centrale. La mattina l’ho spesa tra le strette e colorate vie sul porto, guidato dai profumi dei vari ristoranti. Il pranzo è stato tradizionale, insalata greca (feta, cetrioli, peperoni crudi, cipolle rosse, pomodoro) e moussaka, una sorta di parmigiana fatta con zucchine e tanta panna. Finito il pranzo, il cameriere del ristorante mi ha consigliato di visitare la fortezza. Zaino in spalla e si riparte, prima della fortezza ci sono numerose scale che dal mare portano alle rovine di questa fortezza/castello. Purtroppo, pur pagando un biglietto di ingresso il sito è molto trascurato. La fortezza è il punto più alto di Retimo, la città dall’alto è mozzafiato, un balcone che si affaccia per metà sul mare e per metà sulla città. Non vi è più nessuna costruzione all’interno del perimetro, solo un lungo muro di cinta che delimita un grande prato verde. Arriva la sera, si prende il bus per tornare a Chania e farsi coccolare per un’ultima sera dalla cucina greca, tra gyros, pita e qualche bicchiere di rakja si chiude questo meraviglioso week-end in Grecia. La promessa è di ritornarci, per scoprire tutto ciò che può offrire questa piccola isola. Le spiagge rosa di Elafonisi o le gole di Samara sono la meta del mio arrivederci a Creta!