Il futuro di Mutonia, distopica capitale steampunk

A pochi passi dal centro di Santarcangelo di Romagna, lungo il corso del fiume Marecchia, qualche kilometro prima che le sue acque sfocino nel Mar Adriatico, sorge un villaggio abitato da rottami le cui forme, sapientemente plagiate da artisti una volta nomadi, lasceranno il visitatore sconcertato. In Italia, sono molteplici gli esperimenti di architettura paesaggistica che hanno dato vita a luoghi incantati: dal Giardino dei Tarocchi vicino Capalbio in Toscana al Parco dei Mostri di Bomarzo nel cuore della Tuscia. Tuttavia, Mutonia, metallica capitale steampunk, non sembra aver riscosso lo stesso successo, dato che il Consiglio di Stato, dopo una lunga querelle burocratica, ha stabilito che l’intero parco di installazioni è abusivo e dovrà essere sgomberato.

Mutoid Waste Company
Sono gli anni Ottanta quando un collettivo di artisti composto da Joe Rush, Robin Cooke, Alan P. Scott e Joshua Bowler, danno vita alla Mutoid Waste Company. Tra i club di Londra e Berlino che vedevano crescere a dismisura in quegli anni la cultura punk, viveva un mondo parallelo di party illegali dove la musica – rigorosamente psychedelic rock e acid house– accompagnava le notti di questi technoperformer avanguardisti. Nelle loro teste, un’unica grande idea: dare vita ai mutoidi. Sono i fumosi e sotterranei anni della Guerra Fredda, delle spie, del Muro. Quando nel 1989, Berlino torna lentamente Berlino, il collettivo migra in Italia insieme al suo parco di opere mutoidi alla ricerca della Terra Promessa.

Santarcangelo di Romagna
Incredibile a dirsi, tuttavia, è in una vecchia cava dismessa che questo collettivo pose la prima piet… il primo rottame del villaggio che tanto fece discutere negli anni a venire. Nacque così Mutonia, da un after party un po’ troppo lungo, iniziato dopo un’edizione del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo, Olimpo della sperimentazione teatrale. Mentre il collettivo decideva di stabilirsi lungo le rive del Marecchia, i mutoidi sceglievano già le loro postazioni per dar vita alla capitale dello steampunk.

Steampunk
Prendete la Londra vittoriana, quella delle scenografie piene di fuligine di Dickens, gli abiti elegantemente austeri di Arthur Conan Doyle; non dimenticate la fervida fantasia di H.G. Wells e il formidabile ingegno di Jacques de Vaucanson nel creare automi. Adesso mischiate il tutto con un po’ di tecnologie futuristiche, qualche borchia di ferro e un tocco di gothic-style. Cotto il tutto, dovreste avere un’idea di cos’è lo steampunk, anche se in verità le visioni sono le più complesse da mettere su carta, ne sa qualcosa Giovanni di Patmos. Fate una cosa, guardatevi i film della serie Mad Max di George Miller e capirete esattamente quale universo hanno creato a Mutonia.

Mutoidi contro Magistrati
Nessun lieto fine per questi mutoidi migranti, perché nonostante si siano presi un territorio ben lontano dalla propria patria d’origine, a non tutti è piaciuto il loro stanziamento nelle aree del comune di Santarcangelo. Nel lontano 2013, infatti, un cittadino ha deciso di ricorrere al TAR, ritenendo che i costituenti della comune avessero occupato abusivamente i territori nei pressi del fiume. Di fatto già il tribunale competente si era espresso contro gli occupanti, tuttavia, il comune dell’epoca stava già provvedendo ad inserire l’area in un percorso per il riconoscimento di parco artistico tutelato. Da qui il busillis, che dopo un’infinità di corsi e ricorsi ha chiamato in causa il Consiglio di Stato, che nel nostro sistema giuridico è il più alto controllore degli affaires amministrativi. La sentenza? “Abusivo”. Il parco va dismesso. La comunità e il sindaco continuano a non accettarlo. Gli unici a non essere stati chiamati in causa sono gli inquilini abusivi, i mutoidi. Che sia arrivata l’ora di un loro intervento?