Abbondanza di Jakob Guanzon: una ballata cruda sull’America degli esclusi

Nel panorama letterario contemporaneo, pochi esordi riescono a colpire con la stessa intensità di Abbondanza di Jakob Guanzon.
Pubblicato in Italia da Marsilio nel 2024 con la traduzione di Gaja Cenciarelli, il romanzo si presenta come un ritratto impietoso della precarietà economica e sociale negli Stati Uniti.
Attraverso una scrittura diretta e priva di orpelli, Guanzon accompagna il lettore in un viaggio nell’America dei motel a ore, dei pasti consumati nei fast food e delle esistenze ridotte a una manciata di banconote.

Il tempo scandito dal denaro
Uno degli elementi più originali del romanzo è la sua struttura narrativa. I capitoli non sono numerati in modo convenzionale, bensì intitolati con la somma di denaro che il protagonista ha a disposizione in quel preciso momento.
Questo espediente narrativo sottolinea l’importanza del denaro nella vita di chi vive ai margini: ogni decisione, ogni spostamento, ogni gesto di affetto o di disperazione è condizionato dalla quantità di dollari in tasca.
Il protagonista, Henry, è un padre single di origini filippine che cerca di garantire una vita dignitosa al figlio di otto anni, Junior. La narrazione si apre nel giorno del compleanno del bambino, con Henry che decide di portarlo al McDonald’s, un lusso che riesce a concedersi raramente.
Nel corso del romanzo, il lettore scopre a ritroso il passato di Henry: dalle difficoltà lavorative ai problemi con la giustizia, fino alle scelte sbagliate che lo hanno condotto a vivere alla giornata, senza una casa fissa e con il costante timore di non riuscire a provvedere al figlio.
Abbondanza e miseria
Il titolo del romanzo, Abbondanza, risuona con amara ironia. In un Paese dove i supermercati sono pieni di prodotti, dove il consumo ostentato è parte integrante del sogno americano, Henry e Junior lottano per soddisfare i bisogni più basilari.
L’abbondanza, dunque, esiste, ma è inaccessibile a chi non ha i mezzi per goderne. Guanzon ci ricorda come, per milioni di persone, la sopravvivenza sia una battaglia quotidiana, combattuta tra lavoretti precari, buoni pasto e motel economici.
Questo contrasto emerge in modo particolarmente efficace nei momenti in cui Henry cerca di offrire a Junior piccole gioie, come un pasto in un fast food o una notte in un motel migliore del solito. Questi gesti, apparentemente semplici, diventano simboli di una paternità fragile ma tenace, un tentativo disperato di proteggere il figlio da una realtà impietosa.
Realismo spietato
Guanzon adotta uno stile essenziale, asciutto, a tratti privo di sentimentalismo, mentre il linguaggio è crudo e diretto, in grado di rispecchiare la durezza della vita di Henry.
Allo stesso tempo la narrazione alterna momenti di tensione soffocante a istanti di struggente dolcezza tra padre e figlio, senza mai scivolare nel melodrammatico. La scelta di una prosa minimalista amplifica così il senso di precarietà e impotenza che pervade il romanzo.
Guanzon descrive un sistema che punisce chi si trova ai margini, senza offrire reali possibilità di riscatto. Henry, nonostante i propri sforzi, si trova costantemente bloccato in una spirale di difficoltà economiche, lavori sottopagati e discriminazioni.
La disuguaglianza sociale è un tema chiave: mentre alcuni personaggi del romanzo sembrano poter godere della sicurezza economica senza difficoltà, Henry e Junior vivono con l’ansia di non sapere dove dormiranno la notte successiva. Questa contrapposizione rafforza la critica dell’autore a un sistema che perpetua il divario tra ricchi e poveri.
Il cuore pulsante del romanzo è rappresentato dal rapporto padre-figlio, la cui relazione è costruita su piccoli gesti quotidiani che assumono un valore immenso in un contesto di privazione.
Nonostante le difficoltà e gli errori, Henry è un padre amorevole che cerca in ogni modo di proteggere Junior, fino a costruire una storia che non lascia indifferenti, che è capace di scuotere e far riflettere profondamente sul significato della sopravvivenza in un mondo sempre più diseguale.
Link al libro: Jakob Guanzon, Abbondanza, Marsilio Editori, 2024