Napolitano firma la manovra: Ritorna l’Ici
Questa mattina il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto “salva Italia”.
Il presidente del Consiglio Monti ha detto che dopo aver letto alcune modifiche che potrebbero esser apportate, quelle suggerite dai partiti, ha affermato che molto probabilmente chiederà la fiducia. Monti ha anche detto: “Noi siamo sicuri, ma non tutti sono sicuri nel mondo di quanto sto per dire: l’Italia non fallirà.
Il decreto “salva Italia” è anche un decreto “salva Europa”. È uno di quei momenti storici nel quale il dovere di tutti è esser fedeli all’Italia, bisogna pensare ogni istante e in ogni comportamento alla salvezza di questa grande Nazione che attraversa un momento molto critico”. Monti ha poi affermato nel corso di una conferenza stampa dedicata ai giornali esteri: “Senza questo pacchetto l’Italia crolla, va in una situazione simile a quello della Grecia, paese per il quale abbiamo grande simpatia ma che non vogliamo imitare”.
Nella manovra vi sono alcuni punti fin ora poco divulgati noi di 2duerighe cercheremo di darvi un idea completa dei decreti che entreranno presto in vigore.
L’articolo 2 del decreto prevede che le imprese che assumeranno donne e giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato avranno la possibilità di dedurre dall’Irap 10.600 euro per ogni donna e giovane sotto i 35 anni assunto a tempo indeterminato.
Lo sconto sale a 15.200 nelle regioni del Sud.
L’imposta di bollo sulle attività finanziarie avrà un’aliquota pari allo 0,1% nel 2012 e allo 0,15% a decorrere dal 2013. Si applicherà non solo alla terza e alla quarta edizione dello scudo fiscale ma anche alle prime due varate dal secondo governo di Silvio Berlusconi tra 2001 e 2002.
Si pagherà un 1,5% in più sul capitale scudato, questa imposta dovrà esser pagata in due rate, la prima entro il 16 febbraio 2012 la secondo entro lo stesso giorno del 2013.
L’articolo 16 prevede la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei: “A partire dall’anno 2012 l’addizionale erariale della tassa automobilistica è fissata in 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a centottanta cinque chilowatt”.
Lo stato si fa garante delle passività delle banche italiane, fino al 30 giugno 2012 il ministero dell’Economia sarà: “autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane, con scadenza tra 3 mesi fino a 5 anni o, a partire dal 1° gennaio 2012, a 7 anni per le obbligazioni bancarie garantite e di emissione successiva alla data in entrata in vigore del decreto. La concessione della garanzia è effettuata sulla base della valutazione da parte della Banca d’Italia dell’adeguatezza della patrimonializzazione della banca richiedente e della sua capacità di fare fronte alle obbligazioni assunte”. Inoltre l’articolo 36 della manovra prevede vieta: “ ai titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e ai funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti”.
Ben 57 milioni, aggiuntivi a quelli del 2012, saranno destinati alla Protezione Civile, questi fondi saranno presi dall’otto per mille e serviranno per far fronte alle recenti emergenze dovute alle alluvioni.
Vi saranno più fondi per la cultura, nell’articolo 30 del Dl sono previsti 1,3 milioni di euro per l’Accademia dei Lincei e 700 mila euro per l’ Accademia della Crusca.
Una delle notizie che più ha interessato in questi giorni è la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa. Si chiamerà Imu e sarà introdotta già dal prossimo 2012 con un’ aliquota dello 0,76%, e prevede che l’imposizione colpisca anche la “prima casa”, con un’aliquota ridotta dello 0,4% ed una franchigia di 200 euro. Vi sarà una rivalutazione degli estimi catastali del 60% (eccetto che per negozi e le botteghe, la cui rivalutazione è minima) per far si che gli estimi si avvicinino al valore di mercato, come ha spiegato il viceministro all’Economia, Vittorio Grilli. Cosa molto importante i comuni avranno la possibilità di decidere di variare sia in aumento che in diminuzione l’aliquota base dell’Imu, con un margine di manovra del 3 per mille, ma sempre con l’obbligo di franchigia dei 200 euro. Ciò che più fa discutere è che molto probabilmente la maggior parte dei sindaci protenderà verso un aumento dell’aliquota visto che la manovra prevede anche dei tagli ai trasferimenti per i Comuni.
6 dicembre 2011