Intervista a Roberta di Lorenzo – Esce oggi il nuovo singolo “Esaurimento da Web”

Esce oggi sul web, in radio e in digital download il nuovo singolo “Esaurimento da Web” della cantautrice Roberta Di Lorenzo, un pezzo ironico e provocatorio che si rivolge soprattutto ai giovani, sempre più dipendenti dal mondo digitale. Il brano è accompagnato da un video, che vi proponiamo sotto l’intervista, diretto da Andrea Ferrante per FILMFOUNDFAMILY in cui vengono rappresentati tutti i vari sterotipi di persone che non possono fare a meno di “postare, taggare e condividere”. Roberta di Lorenzo, nota al pubblico per trattare di temi importanti con un’originale delicatezza, ha già raccolto numerosi successi come la pubblicazione del suo primo album nel 2010 “L’occhio della luna”, una partecipazione al Festival di Sanremo come autrice per un brano Eugenio Finardi intitolato “E tu lo chiami Dio” e un secondo album “Su questo piano che si chiama Terra”.
Per voi, l’abbiamo intervistata: Ciao Roberta!
Come ha inizio il tuo percorso artistico?
Potrei dividere il mio percorso artistico in diverse fasi. La scoperta della musica da bambina, mi ha salvato dalla solitudine e dalla sensazione di sentirmi inadeguata. Lo studio e le prime esperienze musicali, tra cui le operette, la musica classica, l’ Accademia che frequentavo a Torino, e insieme i musical e le serate nei pub per guadagnarmi da bere e da mangiare. La scrittura delle canzoni, il mio amore di sempre, che si è concretizzato con l’ incontro con Eugenio Finardi e la realizzazione del primo album. A volte mi sembra di ricordare diversi capitoli del mio percorso artistico e di trovarmi anche adesso di fronte ad uno nuovo, curiosa del prossimo che si aprirà.
C’è stato un momento in particolare in cui hai capito di voler fare questo lavoro? Sai quando? Nell’ 88, avevo 8 anni. Vidi Massimo Ranieri esibirsi al Festival di Sanremo, con “ Perdere l’amore” mi ero completamente annientata, innamorata persa e pensai : “Che forza ! Voglio scrivere una canzone per questo signore! “…poi mia madre mi disse “bene, tu inizia a scrivere una canzone! “ e così che è andata……ancora sorrido.
Oltre ad interpretare i tuoi brani, sei anche autrice e compositrice, come nasce un tuo pezzo?
Dal dolore struggente e dall’angoscia cosmica di vivere!!! Scherzo!!! Beh, anche..qualche volta…ma anche da una profonda felicità o da una giornata di noia ..insomma una canzone è un’ amica che si presenta quando meno te lo aspetti, ti bussa e ti chiede di uscire. Ci sono state anche volte in cui ho dovuto faticare parecchio per chiudere pezzi incompleti, il ritornello che non arrivava o la frase che non mi convinceva..ma sono segreti che è meglio non svelare… Certo è che quando si scrive per un interprete l’atteggiamento è diverso, ci si mette al servizio, si cerca di interpretare la personalità del cantante, si è rispettosi e attenti nei confronti della voce per cui stiamo scrivendo, è un atto meno anarchico insomma.
Tra i tanti singoli pubblicati, l’occasione di partecipare a Sanremo nel 2012 da autrice per Eugenio Finardi, in che modo arriva e cosa ricordi di questa grande esperienza?
Un’occasione arrivata per caso, avevo terminato di scrivere “E tu lo chiami Dio” e fu Eugenio a volerla cantare, Gianni Morandi voleva a tutti i costi Lui e la canzone, cosi’ entrambi siamo saliti sul palco, io con la mia musica e lui con la sua voce. Ottimo risultato e una grande soddisfazione. Ricordo di aver vissuto tutto molto intensamente, esserci arrivata come autrice è stato tutto quello che potevo desiderare.
E’ uscito oggi il tuo nuovo brano “Esaurimento da Web”, che cos’è esattamente questo esaurimento?
E’ un quadro ironico e autoironico della nostra società, di frenetici frequentatori della rete, di fanatici, dipendenti dal web, personalità più variegate che appartengono a status diversi, tutte coinvolte. L’ansia di postare, commentare, condividere, insomma di esserci a tutti i costi e di vivere una vita virtuale che spesso ci strappa a quella reale. Ho giocato con me stessa, con il travestitismo, perchè nelle caricature ci si riconosce, si riflette e si pensa a cose importanti con più facilità. Volevo che arrivasse un segnale di allarme su cosa stiamo diventando e in cosa ci stiamo trasformando…a volte siamo delle maschere che non mostrano mai la propria personalità. E’ un rischio che corriamo, dipendere dalle macchine che abbiamo creato, anche quelle di comunicazione, rischiando un grave esaurimento. Si aggiunge il fatto che potremmo esaurire da un momento all’ altro queste risorse e fare i conti solo con noi stessi., nudi e crudi. Immagino cosa faremmo senza, probabilmente torneremmo ai segnali di fumo, o semplicemente e ancora meglio, a guardarci negli occhi.
Nel video impersoni vari stereotipi giovanili, dall’emo alla ragazza fanatica dei social, ti capita spesso di incontrare questi tipi di personalità?
Si, certo, e non discrimino nessuno. Sono colori di una stessa tavola. Ognuno ha un linguaggio , delle priorità, vedo frasi postate e stati d’ animo che molti fanno girare come dei dogmi, e quindi segnano uno status di appartenenza. Mi auguro che nessuno si senta offeso dalle parodie, ho giocato con me stessa, ho preso poco sul serio anche la mia immagine, lanciando un messaggio forte che è quello di non lasciare che la macchina mediatica ci divori e ci renda schiavi inconsapevoli.
Hai mai avuto un “Esaurimento da Web”?
No, direi che non ne soffro, ma non sono immune dall’ uso dei social network, li uso per comunicare, per diffondere notizie. La chiave è la misura. L’unico modo per non esaurire. Detto da una che non conosce mezze misure è già un paradosso, ma, fortunatamente, questa non rientra tra le mie ossessioni! Che rapporto hai con i social network?
Li uso con moderazione, per comunicare informazioni di lavoro, appuntamenti, per condividere quella che per me è buona musica. Non sopporto stare seduta per molto tempo, per cui, una dinamica e rapida visita e via……a parte i momenti in cui parlo con mia cugina che si trova dall’ altra parte del mondo e li che sovraccarico la chat. In una società totalmente digitale, come si può gestire un fenomeno così grande?
Riscoprendo il proprio tempo. Se ci riappropriassimo del nostro tempo, questo passerebbe pieno e non avremmo la necessità di riempirlo con surrogati, sarebbe contemporaneamente lento abbastanza per poterne godere gli istanti. L’ antidoto alla velocità è diventare zen. Io lavoro quotidianamente su questo aspetto, questo non significa vivere la vita con lentezza, ma con respiro più ampio e dinamicità. La macchina non la puoi fermare, la puoi guidare con destrezza e buon senso.
C’è qualcosa in particolare che toglieresti da questo mondo tecnologico?
Toglierei il fatto che sia indispensabile. Dove c’ è tecnologia c’è competenza, conoscenza, operatività..ma io mi chiedo chi si stà occupando della nostra felicità?
Ringraziamo Roberta per la sua disponibilità lasciandovi all’ascolto del suo nuovo singolo “Esaurimento da Web” Buon ascolto!
Paolo Marco Rimmaudo
17 gennaio 2013