Addio al Maestro Claudio Scimone: con I Solisti Veneti tra i primi ad avvicinarsi ai giovani

Il mondo della musica classica è in lutto in seguito alla scomparsa del Maestro Claudio Scimone fondatore e direttore musicale dell’orchestra I Solisti Veneti. Era difficile non provare leggera soggezione di fronte alla sapienza del Maestro. Era una conoscenza profonda quella che Claudio Scimone si è dedicato con passione a condividere con i giovani attraverso una prolifica attività concertistica e di docente.
Allievo per la direzione d’orchestra di Dimitri Mitropoulos e Franco Ferrara, il Maestro padovano, ha esordito nel campo operistico al Covent Garden di Londra. La sua carriera è segnata da collaborazioni con i principali teatri d’Opera del mondo e con prestigiose orchestre come la London Philharmonia e l’Orchestra Gulbenkian di Lisbona della quale è stato per quindici anni direttore stabile.
Nel 2000 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce, Ordine al Merito, ottenendo così la più alta onorificenza della Repubblica italiana. Il suo prezioso contributo al mondo della cultura è passato anche per un’ intensa attività di formazione svolta al Conservatorio di Venezia e presso quello di Padova che Scimone ha diretto per trent’anni.
Nel 1959 il Maestro ha fondato l’orchestra da camera I Solisti Veneti facendone con il tempo una realtà conosciuta a livello internazionale. L’orchestra è apprezzata non solo per la vastità del suo repertorio, ma per essere stata protagonista nel recupero del ricchissimo patrimonio musicale del Settecento Veneto che il Direttore illustrava con immenso orgoglio.
L’Orchestra veneta è stata fin dagli anni Sessanta tra le prime in Italia ad eseguire concerti nelle scuole e nelle aule universitarie offrendo programmi differenziati adattabili a studenti di ogni grado.
Come si legge in una nota diffusa dall’Ente, sarà ora compito dei Solisti portare avanti l´eredità di un grande Maestro “proseguendo ogni propria attività con quei medesimi slancio, intelligenza, generosità e sacrificio che furono propri della figura di Claudio Scimone.”