Jack Savoretti, dalle pizzerie alla Fenice …with love!

Il cantautore italo-inglese è impegnato in questi giorni in un tour acustico, “Acoustic Nights Live” che lo sta portando sul palco dei maggiori teatri d’Italia tra cui quello dell’Opera di Roma, il Verdi di Firenze, il Regio di Parma, il Filarmonico di Verona e a sorpresa anche la Fenice a luglio.
Jack sta incantando con uno spettacolo di grande intensità ed emozione. Protagonista la sua voce ruvida e nostalgica ma anche i suoi racconti in italiano con accento british che rendono l’atmosfera rilassata e amichevole fin dai primi istanti. Nonostante un sold-out dietro l’altro, un tour con John Legend, l’Arena di Verona con Elisa, Jack piace perché è un tipo che “non se la tira” e che non manca mai occasione per dire un sincero grazie al proprio pubblico che gli ha permesso di fare un bel salto: dalle esibizioni in osterie e pizzerie fino ai più prestigiosi palchi italiani. E se di solito si sfugge alle canzoni d’amore perché melense, già sentite, zeppe di retorica, questo artista dal DNA genovese interpreta orgogliosamente ballate per adulti piuttosto che amoretti adolescenziali.
Il suoi live si stanno dimostrando ricchi di classe e spontaneità. Sul palco alterna momenti più intimi all’insegna delle sole chitarra e voce per lasciare poi spazio a pennellate di blues e a qualche duetto come quello con la cantautrice irlandese Imelda May in Always on my mind introdotta come “una canzonetta che papà ascoltava sempre in auto e che io reputavo molto stupida, poi il tempo è passato e ho capito che l’unico ad essere stupido ero io”.
Tra gli ospiti anche Enrico Giaretta, pianista di Califano e da Copenhagen mister Kurt Larsen senior che lascia a bocca aperta con la sua fisarmonica. Il Larsen Junior rientra in quella manciata straordinaria di musicisti che accompagnano Jack in questo viaggio a partire appunto dal pianista Nikolaj Torp Larsen, Francesca Gosio al violoncello, direttamente dalla band di Paolo Conte Piergiorgio Rosso al violino e infine il chitarrista Pedro Vito Vieira De Souza.
Una conoscenza casuale avvenuta in un autobus quella tra De Souza e Savoretti che stava ascoltando un disco di Norah Jones. Incuriosito dal contenuto del compact disc De Souza innesca una conversazione che diventa presto una collaborazione artistica. L’ironia del destino vuole che 15 anni dopo entrambi siano sul palco con la stessa Jones.
Non manca in scaletta l’omaggio all’Italia con “Vedrai Vedrai” di Tenco. Alle tappe che concluderanno questa seconda tranche del tour (lunedì al teatro Filarmonico di Verona) si aggiungerà quella del 25 luglio alla Fenice di Venezia annunciata a sorpresa da Savoretti a Roma con voce commossa. Il live sarà nell’ambito della XI edizione di Venezia Jazz Festival organizzato da Veneto Jazz. Guardando al dopo “Acoustic Nights Live”? L’aria profuma già di disco nuovo in cui distillare la magia respirata nei teatri italiani.