“Antonio Ingroia. Io so”, la verità sui rapporti tra mafia e Stato
“C’è una verità indicibile nelle stanze del potere, un potere non conoscibile dai cittadini che si nasconde, che si sottrae a ogni forma di controllo. La ragion di Stato rischia di diventare un ombrello difensivo sotto il quale proteggere la parte oscura del potere, il suo volto osceno, e la storia occulta dei patti inconfessabili, compreso quello tra Stato e mafia.”
Antonio Ingroia, Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, nel libro “Antonio Ingroia. Io so”, edito da Chiarelettere, riassumono in maniera trasparente e rigorosa la convivenza e la connivenza tra Stato e mafia, facendo luce sull’attuale pericoloso legame che li lega e sulle vere origini della cosiddetta “Seconda Repubblica” . La corruzione, i continui attacchi alla Costituzione, alla magistratura e allo stato di diritto, sono solamente alcuni degli eventi che hanno contraddistinto in maniera tragica un ventennio di storia italiana.
Antonio Ingroia, fino al 2012 magistrato della Procura di Palermo in qualità di pubblico ministero, racconta vent’anni di berlusconismo e le notevoli difficoltà nel ricostruire il legame tra mafia e Stato, la cui vera natura è spesso travisata dai cittadini e cinicamente tenuta nascosta dai poteri forti.
“Ai lettori dico di non fidarsi delle ricostruzioni distorte delle indagini sulla trattativa. Sarà un processo foriero di tensioni: guardate ai fatti, non alle versioni delle parti in causa. E lo stesso chiedo ai giornalisti. Una parte del paese non vuole la verità sulle stragi, e mi stupirei del contrario: non la voleva vent’anni fa, non la vuole adesso.”
Il libro si presenta come un dialogo tra Antonio Ingroia, Lo Bianco e Rizza, in cui vengono descritti con chiarezza e coinvolgimento i fitti rapporti che hanno tenuto indissolubilmente legati Stato e mafia nell’arco di tempo che va dalla strage di Capaci sino ad oggi.
Una lettura illuminante, che offre una ricostruzione dei fatti pulita e profonda, ma che pretende di assurgere a unica, incondizionata verità.
Che i bassi compromessi a cui la classe politica italiana si è più volte piegata siano una piaga sanguinante per il nostro Paese non è assolutamente possibile negarlo, ma, allo stesso tempo, occorrerebbe un animo profondamente parziale per non sentire dentro di sé lo stimolo di approfondire, di ascoltare una voce diversa e, solo a quel punto, valutare le varie verità.
Un libro che ha comunque il pregio di aprire gli occhi a quanti vivono nell’incosciente fiducia nella “giustizia” e di generare nel lettore un moto interiore di ribellione e una costruttiva sete di sapere.
Giuseppe Ferrara
2 aprile 2013
INFO
autori:
Giuseppe Lo Bianco
Sandra Rizza
Editore:
Chiarelettere
collana:
Reverse
pagine 176 euro 12.90