I nuovi barbari che arrivano a Roma: quando di low non c’è solo il costo

A giugno c’era stato il bagno nella Fontana di Trevi di Aida Nizar, una spagnola apparsa in TV nella trasmissione televisiva “Il Grande Fratello”. Ai vigili che le avevano contestato l’illecito La Nizar aveva risposto: “Qui fa caldo e io sono un personaggio della TV”.
Qualche giorno fa, in pieno pomeriggio, vandali si sono denudati e sono entrati nella vasca monumentale del lato destro dell’Altare della Patria. Prima ancora Roma aveva subito il danneggiamento della Barcaccia a Piazza di Spagna e gli atti di vandalismo all’interno del Pantheon.
Una sequela di barbarie da lasciare sbigottiti che ingenera la sensazione inquietante che i nostri monumenti e le nostre opere d’arte di inestimabile valore siano ormai preda, senza scampo, di nuove incursioni barbariche, quasi che la storia si ripeta inesorabilmente.
Si sono subito invocati maggiori controlli per proteggere i monumenti e sanzioni più aspre per coloro che si rendono responsabili del danneggiamento del nostro prezioso patrimonio storico-artistico. Qualcuno ha avanzato addirittura la proposta di transennare i monumenti della Città Eterna, una soluzione estrema che oltre a essere di difficile applicazione trasformerebbe Roma, che è un museo a cielo aperto, in un luogo in stato di assedio.
Ma l’intensificarsi dei fenomeni di vandalismo a Roma impone alcune riflessioni.
Da tempo Roma è invasa da turisti sciatti, poco interessati alle bellezze artistiche e alla storia della città eterna, che vagabondano senza una vera e propria meta, senza cognizione del valore del luogo in cui si trovano e della unicità delle opere d’arte che incontrano peregrinando per le strade.
Questo turismo trasandato arriva a Roma perché la nostra città offre su internet alloggi alle tariffe più basse d’Europa e se è vero che voli low-cost e case-vacanza sono stati un ottimo volano per l’economia è pur vero che, a Roma più che altrove, si assiste a fenomeni di abusivismo nel settore ricettivo e di concorrenza sleale da parte di chi vende soggiorni a bassissimo costo in cantine e garage trasformati in alloggi turistici.
Senza alcuna conoscenza del valore artistico delle fontane di Roma i nuovi barbari vi si gettano dentro per fare il bagno, senza consapevolezza della storia secolare delle scalinate del centro storico le usano per bivaccare.
Un’inciviltà che Roma non si merita, alimentata dalla svendita degli alloggi turistici che mortifica la città stessa.
Nelle altre capitali del mondo i visitatori non esitano a pagare tariffe anche molto elevate per alloggi modesti e ciò accade perché quella città viene considerata meritevole di quei costi.
Roma invece viene svenduta, trattata come merce che giace in magazzino e di cui ci si vuole liberare.
È vero che la nostra città deve essere dotata di maggiori servizi che la rendano efficiente al pari delle altre capitali europee e ciò prima ancora che per i visitatori per i residenti, ma occorre soprattutto tornare a essere consapevoli della bellezza della Città Eterna che racconta al mondo, attraverso millenni, la storia della civiltà.
Svendere Roma con strutture ricettive inadeguate, a basso costo, che non rispettano standard minimi di decoro svilisce la città e i suoi abitanti.
Un residente orgoglioso della propria città renderà fiero anche il turista che arriva per visitarla. Ricominciamo a meravigliarci di ciò che Roma ci offre, soltanto così accoglieremo i turisti come se concedessimo loro un grande privilegio.