Novecento di Corrado D’Elia, profumo di salmastro al Teatro Litta

Non sei fregato veramente finchè hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla, dice ad un certo punto Novecento, protagonista dell’omonimo monologo teatrale del 1994 scritto da Alessandro Baricco.
E Corrado D’Elia di storie da raccontare ne ha sempre tante ed anche persone cui raccontarle, a giudicare dal tutto esaurito del Teatro Litta di Milano dove fino al 15 gennaio 2017, racconta la storia di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, il più grande pianista del mondo, nato, vissuto e morto su un piroscafo, senza mai esserne sceso, e dei personaggi che gli ruotano attorno.
Lo fa come è solito fare lui, offrendo tutto se stesso, in un atto d’amore assoluto verso il pubblico e verso l’arte della recitazione che con lui, conserva la magia del rito. C’è totalità, assolutezza nel suo darsi recitando; al contempo però, le richiede al pubblico: potete mettere via il cellulare? mi da fastidio, chiede con gentilezza assertiva usando un plurale fittizio, rivolgendosi ad un singolo spettatore che nel mezzo dello spettacolo guarda lo schermo illuminato del suo telefonino.
Poi si rituffa nella sua storia che ha la vastità dell’oceano, mentre la sala del Litta sembra riempirsi di profumo di salmastro, dei suoni degli ottoni della sala da ballo di prima classe del piroscafo Virginian che, con le sue tre classi, rispetta la rigida struttura gerarchica della società europea negli anni tra le due guerre: ricchi, classe media e poveri migranti, che talvolta abbandonano sulla nave infanti nati durante la traversata. Proprio come successo al piccolo Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, lasciato in uno scatolone sul piano a coda della sala da ballo di prima classe e cresciuto sulla nave, dove sarà pianista. Non scenderà mai sulla terra ferma, perchè questa, a differenza del pianoforte, è infinita. “ I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. TU, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare”.
Corrado D’Elia crea le atmosfere, i suoni, i profumi. Solo dopo entra ed esce dai vari personaggi che ruotano attorno al piccolo Novecento: dal trombettista Tim Tooney, ai marinai rozzi del Virginian, al suo comandante, ai viaggiatori, negli occhi dei quali Novecento vede città, vallate, fiumi, paesi. Si diverte col pubblico, lo prende bonariamente in giro, lo fa stare in suspense: quando è che un chiodo decide di non stare più al chiodo e far cadere un quadro? E tutti ridono, meravigliati di meravigliarsi davanti a questo attore che incanta, ipnotizza, scuote con risate rozze, quasi volgari e poi si apre nell’intimità di pochi momenti mostrando una delicatezza, una gentilezza e purezza d’animo che danno vertigini.
Lo spettacolo, un monologo, è da lui diretto ed interpretato su un palco quasi disadorno. Musica anni 20/30 fa da sottofondo musicale.
Novecento, diretto e interpretato da Corrado d’Elia
Dal 28 dicembre al 15 gennaio al Teatro Litta
Teatro Litta, Corso Magenta 24 Milano
da martedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16:30 – lunedì riposo
Durata: 1 ora e 40 minuti
Biglietti: Intero 24€ – Under35 16€ – Over65 e Under18 12€
Abbonamento: 10 Identità, 5 Identità, UNIdentità, IDono
Spettacolo inserito in Invito a Teatro tagliando Compagnia Corrado d’Elia
A grande richiesta del pubblico TRE REPLICHE STRAORDINARIE:
Sabato 14 gennaio – ore 18
Domenica 15 gennaio – ore 20.30
Lunedì 16 gennaio – ore 20.30
Per info e prenotazioni scrivi una mail a biglietteria@mtmteatro.it o chiama lo 0286454545. Maggiori informazioni su www.mtmteatro.it