Occident Express, “dall’altra parte” della morte
Ottavia Piccolo è dal 16 al 21 ottobre 2018 sul palco del Piccolo Teatro Grassi di Milano a dare parole ad un viaggio moderno: Occident Express. Non pensate a lussuosi esotismi suggeriti da un parallelismo con l’Orient Express. Il viaggio è un viaggio per la vita, dall’Irak devastata dalla guerra, sino all’occidente. Una via crucis pagana e moderna per arrivare “dall’altra parte”.
L’altra parte diventa un miraggio, che si sposta sempre più in là e sembra irraggiungibile. Dall’Irak alla Turchia, dalla Turchia alla Grecia, dalla Grecia sempre più in là. Dall’altra parte appunto. Ed ogni volta, ogni tappa del viaggio, si muore un po’, per poi tornare vivi, ma diversi.
Occident Express è un monologo. Ottavia Piccolo narra il viaggio di Haifa, una donna anziana che dopo la distruzione del suo quartiere, alla periferia di Mosul, per salvare la nipotina di 4 anni si mette in marcia. Lei, sedentaria, fatta per non camminare, come dicevano bonariamente i suoi famigliari, sente risvegliarsi in petto un istinto che, più che umano,è animale. L’istinto alla sopravvivenza.
Sappiamo cosi poco di noi stessi, dice quasi incredula. E fra incredulità, smarrimento e sgomento, narra di ambienti surreali, della cattiveria umana, della strana solidarietà tra i deboli, di bambini adulti, della potenza del denaro. Di una folla muta, compatta, incolore che avanza metro per metro, conquistando ogni volta un pezzetto di terra, di spazio, di aria. Di come, durante il viaggio, ci si sorprenda a pensare che sia un sogno, un incubo e si voglia tornare indietro, mentre la tempesta di sabbia dei ricordi, genera subbuglio nell’anima.
Paura, dolore, gioia, rabbia, tutto si mescola, tutto si perde, quando la morte ti scivola addosso e tu la vedi scivolare a terra, insieme ai compagni di viaggio che non ce la fanno.
E le parole del trafficante di uomini responsabile per l’ultima tappa del viaggio, che si accinge a stipare lei, la nipotina e le decine di compagni di viaggio in un piccolo convoglio, risuonano come un monito al pubblico: “non sprecate l’aria”, cioè la vita.
Occident Express è un monologo forte, scritto da Stefano Massini sulla base di una storia vera. Quando la parola si arresta, o per completare la stessa, 8 musicisti suonano musica composta e diretta da Enrico Fink per l’Orchestra multietnica di Arezzo. Un gioco di luci e ombre fa da spettro ai sentimenti scomposti della protagonista.
Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 – M1 Cordusio), dal 16 al 21 ottobre 2018
Occident Express
(Haifa è nata per stare ferma)
scritto da Stefano Massini
uno spettacolo a cura di Enrico Fink e Ottavia Piccolo
con Ottavia Piccolo e l’orchestra Multietnica di Arezzo: Gianni Micheli clarinetti e fisarmonica;
Massimo Ferri oud, cümbüş, bouzouki, chitarra; Luca Roccia Baldini basso e contrabbasso;
Mariel Tahiraj violino; Leidy Natalia Orozco viola; Maria Clara Verdelli violoncello;
Massimiliano Dragoni salterio e percussioni; Enrico Fink flauto
musica composta e diretta da Enrico Fink
disegno luci Alfredo Piras
produzione Teatro Stabile dell’Umbria/Officine della cultura
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16.
Durata: 90 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
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