Israele studia nuovi piani per occupare Gaza

Secondo il Financial Times, Israele starebbe mettendo a punto nuovi piani per riconquistare Gaza. L’obiettivo? Occupare la Striscia a lungo termine e distruggere, una volta per tutte, Hamas.
A formulare la proposta di un’occupazione definitiva sembrerebbe essere stato Eyal Zamir, il nuovo capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane, sostenuto ufficiosamente dai ministri di estrema destra che da tempo chiedono tattiche drasticamente più dure per combattere il gruppo militante.
La proposta di un’occupazione permanente del territorio rappresenta un’assoluta novità sul fronte di guerra. Fino ad oggi, l’esercito israeliano ha portato avanti massicce e distruttive operazioni militari, senza però mai prendere il controllo diretto del territorio. L’ormai ex capo delle forze armate, Herzl Halevi, era infatti contrario ad affidare ai soldati la distribuzione degli aiuti, perché riteneva che i militari non dovessero rischiare di “essere uccisi mentre distribuiscono pacchi di farina alla popolazione civile palestinese”.
Il piano, che deve ancora essere approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano, prevede la mobilitazione di diverse divisioni di combattimento per reinvadere Gaza, sottomettere Hamas, prendere il controllo di ampie aree dell’enclave e costringere i 2,2 milioni di abitanti a rifugiarsi in una piccola zona, definita “umanitaria”, lungo la costa del Mediterraneo. L’esercito avrebbe quindi il compito di governare il territorio e prenderebbe in gestione anche la distribuzione degli aiuti umanitari ai civili. Secondo analisti militari, per governare Gaza in modo permanente sarebbero necessarie almeno quattro divisioni dell’esercito, ovvero circa 40.000 soldati. Questo dato solleva importanti dubbi sulla fattibilità dell’ipotesi, considerando le risorse necessarie e le potenziali difficoltà politiche e logistiche. In merito alla proposta tuttavia, il ministro degli Esteri, Gideon Saar, ha dichiarato lunedì che il gabinetto di sicurezza “non ha ancora deciso” in merito al piano di occupazione.
Secondo due fonti al corrente del piano, i nuovi propositi sarebbero stati resi possibili dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Fino ad allora, riferiscono, l’amministrazione Biden aveva insistito sul fatto di non rioccupare Gaza né annettere territori. Un funzionario anonimo ha dichiarato: “La precedente amministrazione voleva che ponessimo fine alla guerra. Trump vuole che vinciamo la guerra”, aggiungendo “c’è anche un supremo interesse americano nello sconfiggere Hamas”.
Una potenziale offensiva su vasta scala sembra quindi essere uno degli scenari che il governo israeliano sta valutando, mentre intensifica i suoi attacchi a Gaza, cercando di fare pressione su Hamas affinché rilasci tutti gli ostaggi senza passare all’attuazione della seconda fase dell’accordo sul cessate il fuoco. “Se non ci saranno nuovi negoziati per gli ostaggi, l’unica alternativa sarà riprendere i combattimenti. E ci sono piani seri”, ha affermato Eyal Hulata, ex capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale di Israele, alla CNN.
Secondo una delle fonti, tuttavia, far trapelare la notizia di una possibile nuova offensiva di terra potrebbe essere parte della strategia israeliana.