Macron offre le atomiche francesi contro Putin: riparte il dialogo sull’Ucraina

Il presidente francese Emmanuel Macron ha messo a disposizione dell’Ue le risorse atomiche francesi, parlando di una “nuova era” di garanzia della sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa.
Tutto ciò, dopo l’interruzione da parte di Trump della fornitura sia di armi che di intelligence all’Ucraina, per convincere quest’ultima ad accettare l’accordo di pace con la Russia.
La preoccupazione per il conflitto sale nell’animo degli europei, anche se il dialogo può dirsi riavviato: è prevista per oggi la riunione del Consiglio Ue in materia, mentre per domani un vertice a Bruxelles.
Macron porge l’ombrello nucleare
Emmanuel Macron, rivolgendosi alla Francia in televisione, ha parlato di una “nuova era”, in cui l’Europa deve ripensare la propria strategia di sicurezza, di fronte alla minaccia russa.

Si è infatti dichiarato deciso ad “aprire il dibattito” sulla dissuasione nucleare. Sono molti i vertici previsti a stretto giro: oggi il Consiglio Ue, domani un vertice a Bruxelles, prossimamente un incontro con i capi di Stato maggiore dei Paesi a Parigi (la cosiddetta “coalizione dei volenterosi”).
La posizione generale del leader francese è limpida, ovvero che l’Europa dovrà avere ruolo centrale sulla difesa di Kiev.
La nuova linea di Trump
L’ultima mossa della nuova linea di Trump è stata lo stop alle informazioni sui target in Russia, per evitare attacchi di lungo raggio da parte dell’Ucraina.
Il direttore della Cia, John Ratcliffe, ha dichiarato che la misura dovrebbe essere solo temporanea e funzionale all’avvio di un negoziato. Secondo Ratcliffe “Trump è il presidente della pace e vuole porre fine alle guerre che esistono”, mettendo alla prova l’effettivo impegno di Zelensky per la pace.
Ma dopo averlo cacciato dalla Casa Bianca, Trump ha ammesso di aver apprezzato il nuovo atteggiamento del leader ucraino, che avrebbe detto di essere “pronto a sedersi al tavolo della pace e a firmare l’accordo sui minerali”.
Avrebbe inoltre riferito a Olaf Scholz che la fine della guerra una volta per tutte è possibile, sotto al guida statunitense e con il contributo degli europei.
Domani Zelensky parteciperà inoltre al vertice a Bruxelles annunciato da Macron.

L’attrito Usa-Ucraina e la situazione di Mosca
Per risanare la frattura creatasi fra Trump e Zelensky, servirà un nuovo incontro a Washington, con l’ipotetica mediazione di Macron o Starmer. Questo è quanto ha riferito Macron stesso, anche se non sembrerebbero esserci piani imminenti di una missione congiunta.
In tutto ciò, il Cremlino rimane in attesa: le parole di Zelensky sulla volontà di raggiungere la pace sono state recepite come positive, ma i negoziati ancora non si intravedono.
Sembrano migliori invece i rapporti con la Bielorussia, il cui presidente, Alexander Lukashenko, si è offerto di ospitare i colloqui tra le parti, a Minsk, “il posto migliore”.
Non resta ora che attendere gli sviluppi, in seguito ai numerosi vertici, su vari fronti, previsti nei prossimi giorni.