Commercialisti: revocato lo sciopero di fine febbraio
Revocato lo sciopero dei commercialisti proclamato dal 27 febbraio al 6 marzo 2017. Ad annunciarlo sono le sette associazioni di categoria (ADC, AIDC, ANC, ANDOC, UNAGRACO, UNGDCEC, UNICO) con un comunicato congiunto. Una decisione, avvenuta nella giornata di oggi, mossa dai positivi riscontri provenuti dall’esecutivo su alcuni punti che erano stati messi sul piatto della bilancia.
Con l’approvazione della conversione del c.d. Decreto Milleproroghe, infatti, sono state introdotte alcune significative misure, considerate di primaria importanza per i commercialisti, come le comunicazioni dati IVA semestrali per il 2017, l’eliminazione delle comunicazioni dei beni ai soci, l’eliminazione dei dati dei contratti di locazione e l’adeguamento della normativa fiscale ai nuovi bilanci. Inoltre, risposte incoraggianti sono giunte da Palazzo Chigi in relazione alla nuova disciplina antiriciclaggio di prossima emanazione, arrivate al termine del tavolo di confronto avviato il 15 febbraio per discutere il recepimento della direttiva comunitaria sull’antiriciclaggio, a cui hanno preso parte, insieme al viceministro dell’Economia Luigi Casero e ai tecnici della Giustizia, il presidente del consiglio nazionale dei commercialisti Massimo Miani, il presidente dei Comitato unitario delle professioni e del consiglio nazionale dei consulenti del lavoro Marina Calderone e i rappresentanti di avvocati e notai.
La revoca dello sciopero rappresenta, senza dubbio, un primo passo verso un ripristino del rapporto fiduciario nei confronti del Governo e dell’Amministrazione finanziaria, anche se, come è possibile leggere nel comunicato, ci sono ancora diversi punti in sospeso e molte problematiche in attesa di soluzione. Tra queste, il riconoscimento del ruolo del commercialista, la semplificazione e il riordino del sistema fiscale, la rimodulazione delle sanzioni per le violazioni di carattere formale e altre questioni come lo spesometro annuale e non più semestrale a partire dal 2018 e la scadenza per la dichiarazione annuale IVA a settembre e non aprile, sempre a partire dal 2018.