Fisco: in arrivo altre 100mila lettere per la compliance
Sono circa 100mila le lettere che l’Agenzia sta inviando ai contribuenti per segnalare possibili errori nelle dichiarazioni relative ai redditi del 2012. Queste nuove comunicazioni per la compliance fanno seguito a quelle dello scorso anno, finalizzate a rafforzare il rapporto collaborativo tra Fisco e contribuenti. Qualora l’anomalia riscontrata dall’Agenzia delle Entrate si riveli corretta, il cittadino ha la possibilità di rettificare la propria posizione attraverso l’invio di una dichiarazione integrativa e versando le sanzioni ridotte alla luce della disciplina del nuovo ravvedimento operoso. In caso contrario, il contribuente avrà a disposizione diversi strumenti per confrontarsi con l’Amministrazione finanziaria ed eliminare l’anomalia segnalata, evitando che la stessa diventi oggetto, successivamente, di un avviso di accertamento.
I destinatari delle lettere sono contribuenti persone fisiche, tra cui anche titolari di partita Iva. Sulla base delle informazioni in possesso del Fisco, i contribuenti a cui saranno inviate le comunicazioni non avrebbero inserito alcuni redditi nella dichiarazione presentata nel 2013 relativamente alle imposte del 2012, redditi rimasti quindi esclusi dalla determinazione della base imponibile. Tali errori, in passato, sarebbero subito diventati oggetto di avviso di accertamento, mentre, con la nuova impostazione impressa ai controlli, vengono preventivamente posti all’attenzione del contribuente al fine di poter operare la relativa integrazione/correzione.
Il cittadino che riceve la lettera dell’Agenzia delle Entrate ha due possibilità: nel caso in cui ritenga condivisibili i rilievi formulati dall’Amministrazione, può correggerli tramite il ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa e versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni in misura ridotta, connesse all’infedele dichiarazione; qualora, invece, si rendano necessarie ulteriori informazioni per poter valutare gli elementi indicati dall’Agenzia, il contribuente può contattare uno degli uffici territoriali della direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate o utilizzare il canale di assistenza Civis, dedicato agli utenti dei servizi telematici, che consente altresì di inviare in formato elettronico gli eventuali documenti utili.