Anomalie studi di settore: il riscontro è positivo
È trascorso quasi un anno dall’invio delle 190mila comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore. Durante la videoconferenza agli Osservatori regionali sugli studi di settore, l’Agenzia ha fatto un primo bilancio dell’operazione, evidenziando una risposta complessivamente positiva da parte dei destinatari, sebbene debbano ancora essere esaminate circa 73mila posizioni.
Nello specifico, il 64% dei soggetti coinvolti (75.066 su 117.372 contribuenti esaminati, 106.787 imprese e 10.585 professionisti) ha accettato di rivalutare la propria posizione correggendo in via preventiva eventuali errori od omissioni oppure fornendo ulteriori chiarimenti all’Agenzia delle Entrate; mentre rappresentano “solo” il 36% del totale i destinatari delle comunicazioni che risultano aver reiterato il comportamento anomalo.
Un fattore determinante del successo di questo nuovo strumento di compliance fiscale è rappresentato dal nuovo ravvedimento, che permette al contribuente di correggere gli errori di cui si accorge e beneficiare, di conseguenza, di un’importante riduzione delle sanzioni (che varia a seconda del periodo di tempo intercorso). Una possibilità che resta salva anche qualora la violazione sia già stata constatata o siano già iniziati accessi, ispezioni e verifiche.
Naturalmente, visti i risultati positivi, questa stessa strategia preventiva sarà messa in pratica anche quest’anno. Nei primi giorni di giugno, infatti, le comunicazioni concernenti le anomalie riscontrate negli studi di settore saranno disponibili sul cassetto fiscale.
Gli inviti ad accedere al proprio cassetto fiscale saranno inviati agli indirizzi di posta elettronica certificata attivati dai contribuenti e via mail o sms, nel caso dei soggetti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate. Per coloro i quali abbiano scelto l’intermediario come destinatario delle comunicazioni, le anomalie saranno segnalate solo a quest’ultimo tramite il canale Entratel.
Una volta ricevuta la comunicazione, il contribuente avrà la possibilità di controllare la propria situazione e decidere se fornire chiarimenti all’Agenzia o effettuare il ravvedimento. Nella prima ipotesi, potrà fornire giustificazioni e precisazioni attraverso i software gratuiti che saranno messi a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata agli studi di settore. Nella seconda ipotesi, potrà invece regolarizzare gli errori e le omissioni commesse attraverso l’istituto del ravvedimento operoso di cui all’articolo 13 del Dlgs n. 472/1997, beneficiando in tal modo di significative riduzioni delle sanzioni.