“Certificazione Unica” al via: on line i software di compilazione e controllo
Prende vita la “Certificazione Unica”. Sono stati pubblicati, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, i software di compilazione e di controllo della cosiddetta “Cu”, il modello approvato con provvedimento del 15 gennaio e che, dall’anno in corso, prende il posto del “Cud” e delle certificazioni “libere” riguardanti i redditi di lavoro autonomo, i redditi diversi e le provvigioni.
Le due applicazioni sono disponibili nella sezione “Certificazione Unica” del sito dell’Agenzia.
In particolare, il software Certificazione Unica 2015 permette ai sostituti d’imposta di compilare il “Cu 2015” e di predisporre il relativo file da inviare all’Amministrazione finanziaria entro il 9 marzo (la scadenza ordinaria del 7 marzo quest’anno cade di sabato, ed è pertanto prorogata al giorno lavorativo immediatamente successivo), direttamente o tramite gli intermediari abilitati.
I dati trasmessi confluiranno nel 730 “precompilato” di cui pensionati e lavoratori dipendenti potranno disporre, in rete, dal prossimo 15 aprile.
Entrambe le applicazioni non richiedono installazione, essendo le stesse attivabili direttamente on line. Certificazione Unica 2015, infatti, utilizza una nuova tecnologia di distribuzione dei software basati su Java, che permette all’utente di usufruire delle applicazioni direttamente dal web. In tal modo è possibile attivare le applicazioni in maniera semplice e intuitiva. I software, una volta avviati, vanno a cercare eventuali aggiornamenti, in modo che l’utente possa avere la certezza e la garanzia di adoperare sempre l’ultima versione dei software disponibile, evitando così complesse procedure di aggiornamento.
La motivazione della realizzazione di due applicazioni informatiche è da ricercare nella necessità di attivare la procedura di controllo, prima dell’invio definitivo in via telematica, al fine di intercettare eventuali errori, anomalie e incongruenze contenuti nel file creato. In particolare, le procedure di controllo permettono di riscontrare, mediante appositi messaggi di errore, le anomalie e le incongruenze rilevate tra i dati contenuti nel modello di dichiarazione e nei relativi allegati e le indicazioni fornite dalle specifiche tecniche e dalla circolare dei controlli.
Giuseppe Ferrara
6 febbraio 2015