Fisco: Caf, regole più strette per l’accesso
Il numero dei cittadini che usufruiscono di servizi e prestazioni legati alla situazione economica potrebbe ridursi del 20% a seguito dell’introduzione, da gennaio dell’anno in corso, del nuovo Isee, che prevede nuove regole e maggiori controlli.
A lanciare l’allarme è il coordinatore della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari: “Ci sono già stati diversi casi, in questi giorni, di contribuenti che venendo a conoscenza delle nuove regole, non solo sui controlli, come le dichiarazioni sui conti correnti, hanno rinunciato a presentare richiesta all’Inps pensando di non avere diritto alle agevolazioni”.
Nel 2014 sono stati sei milioni i contribuenti che hanno usufruito dei servizi collegati all’Isee. Dal 2015, però, le norme per accedere agli stessi, come sconti su mense e tasse universitarie, bonus gas e assistenza domiciliare, hanno subito delle modifiche. In sostanza, non basterà più autocertificare la propria situazione economica.
Le dichiarazioni del contribuente, contenute nella Dichiarazione unica sostitutiva, saranno infatti oggetto di verifica non solamente a campione, ma anche attraverso la valutazione dei dati contenuti nell’anagrafe tributaria. In tal modo si darà un’importanza preminente al valore patrimoniale della casa e rilievo anche a somme fiscalmente esenti.
Le nuove regole, già in vigore, stabiliscono che tutte le pubbliche amministrazioni usino l’Isee come criterio comune per individuare chi ha diritto alle agevolazioni e chi invece ne resta fuori.
Da gennaio, dunque, la richiesta di nuove prestazioni potrà essere effettuata solamente con il nuovo Isee. Tuttavia, chi è già beneficiario di prestazioni sociali sulla base del vecchio Isee non dovrà preoccuparsi di rinnovare subito la sua dichiarazione. La dichiarazione Isee con le nuove regole dovrà essere presentata, infatti, solo allorché si proceda con una nuova domanda.
Da sottolineare, comunque, l’eventualità più che concreta di disservizi per i cittadini che si preparano a chiedere ai Caf di avviare la pratica per la richiesta del nuovo Isee all’Inps. Manca infatti la convenzione tra l’Inps e i Caf.
Lunedì 12 è prevista una riunione della consulta dei Caf per definire la posizione da assumere nella pendenza dell’assenza della convenzione. Il rischio di allungamento dei tempi è concreto, considerando che l’Inps, al momento, si trova ad affrontare seri problemi di responsabilità, essendo scaduto il mandato del direttore e il presidente designato attende il parere delle commissioni parlamentari per entrare in carica. Ciononostante, i Caf si auspicano e credono che la firma possa arrivare a breve.
Giuseppe Ferrara
10 gennaio 2015