Le operazioni bancarie della settimana: Unicredit protagonista in Italia e in Europa.

Continua a soffiare un vento di tempesta nei cieli del mondo bancario italiano ed europeo, con Unicredit che in questa settimana sembra l’unica capace di giocare il ruolo di Eolo, determinata a salire alla ribalta del settore. Negli ultimi giorni ha tenuto banco l’operazione che dovrebbe vedere l’acquisizione da parte di Unicredit di Banco Bpm.
L’istituto milanese ha confermato e rafforzato la volontà di acquisire Banco Bpm, sia per volontà concernenti la strategia finanziaria, sia anche – soprattutto – come atto simbolico di un consolidamento della banca nel panorama internazionale, come emerso anche dalle parole del CEO di Unicredit, Andrea Orcel, che la scorsa settimana ha dichiarato “per Unicredit è un momento di svolta: dopo quattro anni di cambiamenti, abbiamo tre anni improntati alla crescita e per tentare di battere tutti i concorrenti”.
Unicredit punta così a diventare la prima realtà bancaria italiana, infatti la, sua attuale capitalizzazione, già arrivata a 85 miliardi di euro, mette in scia gli 86,5 miliardi della capofila Intesa Sanpaolo. La distanza tra la banca meneghina e Banco Bpm si sta via via riducendo, con il valore dell’offerta che in questa settimana è salito a 14,5 miliardi, arrivando ormai ad essere quasi in linea con la capitalizzazione attuale di 15 miliardi della target.
Nel frattempo la smania di conquista di Orcel non si ferma a Banco Bpm. Unicredit questa settimana infatti, stante l’arrivo dell’approvazione da parte di tutte le autorità competenti, ha finalizzato l’acquisizione della realtà belga Aion Bank e della polacca Vodeno, per un totale di circa 376 milioni di euro. Banco Bpm però non sembra intenzionato a rimanere a guardare, infatti l’istituto nel frattempo ha messo in moto la sua offerta pubblica di acquisto su Anima.
Via libera per alzare l’offerta
La scorsa settimana l’assemblea ha dato il via libera per alzare l’offerta da 6,2 a 7 euro per azione, Banca d’Italia ha già rilasciato il suo nulla osta e ora manca solo l’ok di Ivass, che dovrebbe arrivare nella giornata odierna: una volta ottenuta l’approvazione, la Consob avrà circa una settimana per autorizzare la pubblicazione del prospetto, dopodiché potrà partire ufficialmente l’offerta.
Intanto è in stallo la situazione tra MPS e Mediobanca, con l’istituto senese che in questi giorni ha approvato il bilancio e distribuito dividendi pari a 0,86 euro per azione, mostrando comunque di essere in ottima salute e di aver fatto i conti con i mostri del decennio passato. Nello scenario europeo resta interessante la situazione tedesca, in cui Deutsche Bank starebbe studiando delle possibili opzioni per ostacolare un’operazione tra Commerzbank e Unicredit: la banca italiana infatti è salita al 9% del capitale della rivale tedesca, dichiarando di non escludere ulteriori sviluppi.
Questa operazione sembra non piacere al sistema tedesco, e perciò Deutsche Bank sembra stia per acquisire la quota del 12% di Commerzbank attualmente detenuta dal governo nazionale. Infine in Spagna sembra rimanere tutto fermo sul piano del risiko bancario, anche se il mercato continua a rinforzarsi notevolmente, con BBVA, il principale istituto nazionale, che apre al mercato delle crypto, mentre il Gruppo Santander rimane alla finestra e pur vedendo i suoi titoli continuare a crescere esponenzialmente.