Poste Italiane, i dettagli della quotazione
Dopo mesi di attesa, nella giornata di oggi è stato collocato in Borsa circa il 35% di Poste Italiane. “Poste Italiane va in Borsa: quella che 10 anni fa era l’azienda conservatrice più corporativa e succube della politica, risponderà agli azionisti ed al mercato. Anche questo è cambiare verso”. Sono queste le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che hanno accolto la “storica” quotazione della società il cui capitale è detenuto al 100% dallo Stato italiano tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La quotazione di Poste ”ha una valenza sicuramente finanziaria ed economica ma ha anche un valenza di politica industriale e contribuirà all’ammodernamento del Paese”. Ha commentato l’amministratore delegato Francesco Caio alla presentazione dell’Ipo.
“Abbiamo aperto oggi il road-show. Chiuderemo il road-show il 22 ottobre” mentre “il 26-27 ottobre ipotizziamo l’apertura della contrattazione del titolo in Borsa”, ha aggiunto Caio, confermando inoltre le 8 mila assunzioni, già avviate, che serviranno a modificare e rafforzare il profilo professionale dei lavoratori della società per servire al meglio i cittadini.
Entrando nel dettaglio della quotazione, saranno collocate 453 milioni di azioni, che corrispondono al 34,7 per cento del capitale della società; il prezzo della singola azione dovrebbe aggirarsi tra i 6 e i 7,5 euro. Il prezzo finale dipenderà dal numero di coloro che avranno deciso di comprare nei prossimi 10 giorni. Di questi 453 milioni, il 70 per cento sarà venduto a investitori istituzionali (in questi giorni i dirigenti di Poste Italiane andranno a proporre l’acquisto a grandi investitori internazionali) e il 30 per cento ai singoli risparmiatori. Le azioni potranno essere acquistate, tramite la propria banca, in pacchetti minimi da 500, con una spesa minima tra i 3.000 e i 3.750 euro. Per chi deterrà le azioni per almeno un anno è sarà distribuita un’azione extra gratuita ogni 20 detenute.